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Inchiesta Juventus: violato il principio di lealtà. Non solo plusvalenze: che cosa rischia il club

La contestazione si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Le attese notifiche della procura federale sarebbero state ricevute – secondo quel che apprende l’agenzia ANSA – segnando un passaggio chiave nell’inchiesta relativa alla manovra stipendi e quel che ne deriva.

Come anticipato, il procuratore Chiné ha comunicato attraverso questo atto la chiusura delle indagini per le cosiddette ‘manovra stipendi, partnership e agenti’ alla Juventus contestando, tra l’altro, alla società anche la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni di indagine.

Inchiesta Juve, le notifiche per la manovra stipendi

La contestazione, da parte della procura federale, si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, altra inchiesta avviata sull’onda degli atti della procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta Prisma, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti inflitta nel gennaio scorso alla Juventus, facendo crollare la squadra in classifica.

Sui tre filoni odierni, ricordiamo, la Juventus attraverso i suoi legali ora ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni.

L’audizione dell’avvocato di Dybala

Proviamo a riavvolgere il nastro sul tema: i pm torinesi titolari dell’inchiesta Prisma hanno depositato nuovi aggiornamenti di recente, a indicare che sono al lavoro su altri atti che meritano l’attenzione da parte della procura. Un faldone che comprende anche quanto emerso dall’audizione di Luca Ferrari, avvocato di Paulo Dybala, sentito in Procura a Torino nelle scorse settimane nell’ambito della manovra stipendi.

Il legale, durante i colloqui con i magistrati, ha confermato che il suo assistito deve ancora avere più di 3 milioni legati alla seconda manovra stipendi della Juve e chiede anche una cifra per responsabilità precontrattuale del mancato rinnovo.

Negli ultimi atti, inoltre sarebbero inclusi nuovi dettagli sulle manovre stipendi attraverso il materiale trovato dalla Guardia di Finanza: chat estrapolate dallo smartphone in uso a uno degli imputati e novità pure sulle side letter, ovvero quelle scritture private che hanno generato già risvolti importanti e che ne produrranno ancora.

La Giustizia Sportiva: attesa per il 19 aprile

Stando a quanto anticipato tempo addietro sempre dall‘ANSA, il 19 aprile alle 14.30 sarebbe fissata la seduta del Collegio di Garanzia del Coni che discuterà il ricorso del club bianconero contro la sentenza della corte federale della FIGC. La Juventus conoscerà il suo futuro allora, quando ci sarà la seduta del Collegio di Garanzia che discuterà del ricorso presentato dal club bianconero e, nella stessa occasione, saranno valutati anche i ricorsi presentati dai dirigenti che sono stati squalificati.

A presiedere il Collegio ci sarà il presidente Gabriella Palmieri. La Juventus è convinta di riuscire a ribaltare la sentenza di penalizzazione di 15 punti. Il Collegio può accogliere le richieste bianconeri in toto e dunque cancellare la penalizzazione; può respingere il ricorso e confermare la sentenza e può anche chiedere il rinvio alla Corte d’Appello della Figc per correggere eventuali vizi di forma.

Fonte: ANSA

Andrea Agnelli, presidente della Juve fino alle dimissioni, e il magistrato Ciro Santoriello

La manovra stipendi e la giustizia sportiva

Passiamo al versante ingaggi: il procuratore Chiné ha concluso l’iter delle indagini e ha appunto notificato la conclusione di esse per ciò che, giornalisticamente, si è inglobata nella manovra stipendi.

Quali sono gli scenari? L’ipotesi uno è quella del patteggiamento con alcune specifiche relative alla decisione che ciò avvenga prima del deferimento, allora la sanzione può essere diminuita fino ad un massimo della metà di quella prevista nel caso in cui si procedesse in via ordinaria. Se si opta per il patteggiamento dopo il deferimento, invece la sanzione può invece essere diminuita fino ad un massimo di un terzo.

Se si optasse per il processo ordinario, l’iter sarebbe ben diverso: si aprirebbe lo scenario più lungo: udienza, memorie, processo e poi impugnazione e così via.

La Juventus commenta la conclusione delle indagini e si difende

Intanto la Juventus ha rilasciato una nota ufficiale che commenta la conclusione delle indagini avanzando la propria difesa in merito ai fatti contestati.

“Juventus Football Club S.p.A. – si legge – comunica che la Procura Federale presso la F.I.G.C. ha notificato in data odierna a Juventus e ad alcuni suoi esponenti attuali e passati la Comunicazione di conclusione delle indagini relative alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2019/2020”, alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2020/2021”, ai rapporti tra la Società e taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” tra Juventus e altri club. La Procura Federale, anche in virtù di asserite violazioni contabili, ha ipotizzato la violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva”.

La nota quindi prosegue: “In virtù delle ragioni già illustrate, inter alia, nella Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 e nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, la Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva. Per maggiori informazioni, si rinvia alle relazioni finanziarie citate, nonché ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 2 dicembre 2022 e 24 marzo 2023.

Si precisa – conclude il documento – che la Comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale; la Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva”.

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