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Plusvalenze Juventus, ecco su cosa si basa il ricorso presentato ieri dal club bianconero al Coni

Per i legali del club bianconero la richiesta di revocazione del processo di aprile da parte della Procura Federale sarebbe inammissibile perché mancano fatti nuovi

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La Juventus ha presentato ieri il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per la sentenza della Corte Federale di Appello della Figc che lo scorso 20 gennaio ha sanzionato i bianconeri con 15 punti di penalizzazione in classifica per il cosiddetto caso plusvalenze. Ma su cosa si basa il ricorso della Juventus?

Juventus, le motivazioni del ricorso al Coni

Con il ricorso presentato al Collegio di Garanzia, la Juventus chiede all’organo del Coni di annullare, senza rinvio, la sentenza emessa dalla Corte Federale di Appello della Figc lo scorso 20 gennaio (e depositata il 30 gennaio) con cui venivano attribuiti ai bianconeri i 15 punti di penalizzazione in classifica per il cosiddetto caso plusvalenze.

Secondo i legali della Juve, il ricorso per revocazione presentato dalla Procura Federale e ammesso dalla Caf riguardo alla sentenza di assoluzione emessa sul caso nell’aprile 2022 sarebbe stato inammissibile, dato che gli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Torino ai magistrati sportivi non conterrebbero fatti nuovi utili a riaprire il processo.

Di fatto, la prima motivazione della Juventus riguarda dunque la violazione del principio del “ne bis in idem”, ovvero che non si può essere giudicati due volte per lo stesso reato.

Ricorso Juventus, le altre motivazioni

Inoltre, gli avvocati della Juventus basano il proprio ricorso sulla violazione dei principi di contraddittorio, del giusto processo e del diritto alla difesa nel corso del processo di revocazione della sentenza di assoluzione dello scorso aprile. I legali del club bianconero, inoltre, chiedono di rivedere il concetto di plusvalenza, non definibile nel mondo del calcio al momento dei fatti contestati, ed evidenziano come nella sentenza della Corte Federale d’Appello manchi la motivazione riguardante la quantificazione della sanzione applicata.

Juventus, presentati anche i ricorsi di Agnelli e Paratici

Oltre a quello della Juventus per la penalizzazione, il Collegio di Garanzia del Coni ha ricevuto anche i ricorsi dell’ex presidente bianconero Andrea Agnelli e dell’ex d.s. Fabio Paratici, che il Caf aveva condannato a inibizione rispettivamente di 24 e 30 mesi.

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