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Inghilterra-Italia: Barella dispiaciuto, Scamacca non esulta e Acerbi fa la morale ai compagni

I calciatori dell'Italia analizzano il ko di Wembley contro l'Inghilterra: il mea culpa di Barella, la gioia a metà di Scamacca, il saggio Acerbi e la sfrontatezza di Udogie.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Tanta amarezza tra le fila dell’Italia per la sconfitta di Wembley. Il gol del vantaggio di Scamacca dopo un quarto d’ora aveva forse illuso gli stessi calciatori azzurri, che poi però sono stati puniti dalle giocate di Bellingham, dalla rasoiata di Rashford, dalla capacità di trasformare in gol quasi ogni pallone toccato da Kane. A fine gara il motivo dominante tra i calciatori italiani è sempre lo stesso: ora la qualificazione va blindata nelle due sfide novembrine contro Macedonia del Nord e Ucraina.

Inghilterra-Italia, la cruda analisi di Barella

Nicolò Barella analizza la prestazione degli Azzurri ai microfoni della Rai:

“Abbiamo giocato, potevamo sfruttare meglio le occasioni ma è stata una partita equilibrata. Abbiamo pagato caro certi errori, contro campioni del genere succede. Prospettive? Abbiamo iniziato qualcosa di nuovo, ora dobbiamo vincere se vogliamo andare agli Europei, dobbiamo fare meglio di quanto fatto oggi perché ne abbiamo le potenzialità. Dispiace arrivare all’ultima partita con la qualificazione in bilico perché siamo forti”.

Gol a Wembley, gioia a metà per Scamacca

Queste le considerazioni di Gianluca Scamacca, che ha messo a segno la sua prima rete in Azzurro a Wembley, autentico tempio del calcio:

“Abbiamo giocato una buona gara, ci abbiamo creduto, lavorando tanto tutti insieme, se concedi qualcosa a giocatori del genere finisce male. Abbiamo giocato alla pari, quel centimetro in più che puoi lasciare lo paghi. A livello fisico non mi sento ancora benissimo, ho cercato di mettermi al servizio della squadra, devo lavorare di più spalle alla porta. Personalmente lavoro per crescere, ma adesso quello che conta è che dobbiamo andare all’Europeo, è un obiettivo troppo importante“.

Il monito di Acerbi: “Serve più determinazione”

Interessanti anche le parole di Francesco Acerbi:

“Nel primo tempo siamo andati abbastanza bene, forse non avevamo tanta fiducia in noi stessi, non credevamo di poter far male all’Inghilterra. La ripresa l’abbiamo iniziata non benissimo, poi dopo essere andati sotto si è fatta difficile. Nel calcio si può sbagliare, ma ci vuole quella grinta, quella determinazione che ho visto in Kane, in giocatori del genere. Per valere certe cifre bisogna dare qualcosa in più”.

Udogie: “Inglesi forti? Pure noi lo siamo”

Buona la prestazione di Destiny Udogie, alla seconda presenza in azzurro e subito promosso titolare da Spalletti:

“Abbiamo fatto una gran partita, c’è mancata un po’ di cattiveria sotto porta. Il giallo? Dovevo prenderlo, altrimenti gli inglesi sarebbero ripartiti in contropiede. Loro forti? Lo siamo anche noi, ce la giochiamo con tutti. Dobbiamo solo essere convinti di noi stessi e dimostrarlo quando andiamo fuori“.

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