Ora che il Napoli, nonostante la sconfitta con l’Atalanta, si è ripreso con la vittoria della coppa Italia e la qualificazione già in tasca per l’Europa League, ora che Gattuso ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi, ora che la situazione non è più quella di qualche mese fa, Insigne può raccontare tutta la verità su quanto è accaduto a inizio stagione. Dall’ammutinamento per il ritiro forzato ai rapporti con Ancelotti il capitano del Napoli racconta la sua verità al Corriere della Sera.
Insigne rivela gli screzi con Ancelotti
Insigne e Ancelotti, si sa, non si sono mai presi. L’ex tecnico del Napoli lo mandò anche in tribuna per punizione in una trasferta di Champions. Oggi Insigne – che pure viene spesso rimproverato ancora oggi dai tifosi – riparte dalla notte dell’ammutinamento alla società, che fu l’anticamera dell’esonero di Ancelotti e dice: «Evidentemente non rifaremmo la stessa scelta, ma adesso è anche inutile pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Fu un errore, abbiamo pagato e per fortuna ci siamo ripresi».
Poi il discorso scivola su Ancelotti: «Non sono nessuno per giudicare Ancelotti, allenatore che ha vinto tutto e soprattutto quasi ovunque. Il mister è abituato a grandi campioni, io gli dicevo sempre che noi avevamo bisogno di essere messi sotto pressione, anche bacchettati se era il caso. Mi rendo conto che la mia è un’autocritica: siamo professionisti, dovremmo camminare da soli, ma noi forse in quel momento avevamo necessità di sentire il fiato sul collo».
Insigne è cambiato con Gattuso
Per Insigne è cambiato tutto con Gattuso: «Sì Gattuso esige tantissimo e ci motiva ogni secondo. Con lui mi sono sentito al centro del progetto, mi ha attribuito responsabilità e fiducia e il rapporto è autentico, spero di ripagarlo».
Sui social tifosi divisi su Insigne
L’intervista ha fatto ovviamente rumore e sono arrivati tanti commenti sui social, con i tifosi che spesso non hanno risparmiato critiche al capitano azzurro: “Insigne è un ragazzo intelligente (non l’unico in squadra), bene ammettere gli errori. Conferma poi ciò che pensavamo della gestione Ancelotti: una frustata ogni tanto fa bene. Non ne ricordo in pubblico, evidentemente non ce n’erano neanche nel chiuso di Castel Volturno. Male”.
I fan si spaccano anche su Ancelotti
C’è chi scrive: “Insigne anche oggi ha ribadito che l’ammutinamento è stato un errore grave che è costato, Lorenzo ha avuto l’umiltà e la maturità per ammetterlo, e indirettamente, ha risposto anche a tutti coloro che additano Ancelotti come unico responsabile”.
Un tifoso è stato colpito da un passaggio: “l’ammissione che sono dei bambini e che non possono essere trattati come “uomini”. Devono stare sotto pressione…”. Infine un attacco al capitano, da sempre fan di Del Piero: “Lo sanno anche i muri che Insigne da bambino era tifoso della Juventus il fatto è guai a dirlo a Napoli”.
