Lorenzo Insigne sembra intenzionato a tornare in Italia. L’esperienza in MLS, dopo l’addio al Napoli nell’estate 2022, non sta rispettando le aspettative. L’ultimo posto con il Toronto e le sirene della Serie A hanno portato lo “scugnizzo” di Frattamaggiore a fare delle riflessioni, con la consapevolezza che ci sarebbe un nodo ingaggio da sciogliere. Su di lui è vivo l’interesse della Lazio di Claudio Lotito, con Maurizio Sarri che vuole rinforzare il reparto offensivo nel mercato di gennaio.
- Insigne lascia la MLS? Il nodo ingaggio e l'interesse della Lazio
- Calciomercato Lazio, la strategia di Fabiani e Sarri
- Lazio, l'alternativa di Insigne è Willy Gnonto
Insigne lascia la MLS? Il nodo ingaggio e l’interesse della Lazio
Dopo un primo periodo di ambientamento, condito da 6 gol e 2 assist, Lorenzo Insigne non è riuscito a trovare la continuità sperata in Major League Soccer. 2023 disastroso per l’ex capitano del Napoli e per Federico Bernardeschi, compagni in un Toronto che pensava di incrementare il livello di qualità della rosa. La classifica finale di quest’anno solare recita ultimo posto, con 12 punti di distacco dalla capolista Inter Miami, guidata dal talento di Lionel Messi.
Insigne percepisce un ingaggio annuo pari a 7,5 milioni di euro e il cambio di residenza, che seguirebbe un eventuale ritorno in Europa, lo costringerebbe a rinunciare a circa 20 milioni, tra i soldi che risparmierebbe il Toronto e quelli da consegnare al fisco americano. Una scelta difficile, a un anno e mezzo di distanza da una decisione che ha stravolto inevitabilmente la vita della famiglia del giocatore partenopeo.
In Italia, non mancano le società interessate ad uno dei protagonisti di Euro 2020, ma tutto viene sempre ricondotto all’attuale stipendio di Lorenzo Insigne. Qui, nel Vecchio Continente, l’ingaggio andrebbe dimezzato, senza particolari pretese.
Calciomercato Lazio, la strategia di Fabiani e Sarri
La sosta dedicata alle nazionali ha permesso all’area tecnica della Lazio di riunirsi e tracciare un primo bilancio della stagione, con un occhio al mercato di gennaio. Decima posizione in Serie A, con soli 17 punti all’attivo, e un piazzamento Champions sempre più lontano, complice un calendario fitto di impegni e un Ciro Immobile che fatica a trovare gol e continuità.
L’ultimo confronto tra il DS Angelo Fabiani, da anni braccio destro di Claudio Lotito, e Maurizio Sarri ha chiarito la strategia biancoceleste in vista della sessione di riparazione. A prescindere dalle uscite, infatti, il club capitolino vuole arricchire il parco attaccanti a disposizione del trainer toscano, ritrovatosi con la coperta corta nonostante l’inserimento di elementi come Castellanos e Isaksen, che non hanno convinto fino in fondo.
Il patron della Lazio ha dichiarato di aver investito fino a 101 milioni di euro lordi in estate, ecco perché preferirebbe puntare su un profilo low-cost o un’irrinunciabile occasione a parametro zero. In tal senso, Lorenzo Insigne potrebbe rappresentare un’opzione valida, solo nel caso in cui riuscisse a svincolarsi dal Toronto, risolvendo un contratto che lo lega ai canadesi fino al 2026. A quel punto, i biancocelesti sarebbero chiamati ad occuparsi soltanto dell’ingaggio del calciatore, che non dovrebbe superare i 4 milioni di euro.
Poi, toccherebbe a Sarri fare le sue scelte, considerando che a sinistra gioca un certo Mattia Zaccagni, pedina imprescindibile nello scacchiere laziale. Ancora in ballo il suo rinnovo, così come per Felipe Anderson, mentre lo spagnolo Pedro potrebbe lasciare Roma il prossimo giugno, a scadenza di contratto.
Lazio, l’alternativa di Insigne è Willy Gnonto
Diversi i nomi sul taccuino del direttore Fabiani, con Lorenzo Insigne che non rappresenta l’unica soluzione in ottica gennaio. Tra le alternative a “basso costo”, c’è sicuramente Willy Gnonto, esterno offensivo nel giro della nazionale italiana, attualmente in forza del Leeds United in Championship. Una sola presenza da titolare per lui in queste ultime settimane e la chiara volontà di tornare protagonista, possibilmente in Italia. La sua valutazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro.
Il DS biancoceleste, con l’ausilio dell’area scouting, prende in considerazione anche piste brasiliane: Artur del Palmeiras e Savinho del Troyes i nomi in cima alla lista. Il primo costa 10 milioni, mentre il cartellino del secondo, di proprietà del Girona, vale circa 20 milioni di euro. Riflessioni in corso in casa Lazio: a gennaio, non sono previste trattative lampo.