Come di consueto il tecnico dell’Inter Antonio Conte ha parlato nella conferenza stampa della vigilia del prossimo impegno dei nerazzurri, la partita di San Siro di domani sera contro il Benevento.
Tra i tanti argomenti, si comincia con uno sguardo sugli avversari di domani e sul loro allenatore e sull’approccio che l’Inter deve avere quando entra in campo: “Il Benevento sta facendo molto bene, sono contento per Inzaghi che si sta confermando in Serie A dopo la promozione. Inizia il ritorno e i punti cominciano a pesare per tutti e per ogni obiettivo, ci sarà molta più attenzione da parte di tutte le squadre. L’approccio deve essere lo stesso in ogni partita, a volte ci riesce meglio e a volte meno. Gli scontri diretti in un campionato equilibrato diventano fondamentali, ma contro le medio-piccole devi vincerle. In italia ogni partita è difficile e vale 3 punti. L’anno scorso non abbiamo vinto contro la Juve, ma abbiamo battuto altre big come Milan e Napoli. Dobbiamo lavorare per migliorare la qualità nell’ultimo passaggio, i portieri avversari spesso sono i migliori in campo ma dobbiamo migliorare”.
Poi si passa all’ipotesi dell’arrivo di Dzeko, il bomber bosniaco della Roma che si è allenato a parte anche oggi: “Non ho mai chiesto nulla al club, tantomeno Dzeko, siete lontani anni luce. Questi sono i miei calciatori fino a fine campionato. Sembra ci sia sempre un capriccio del tecnico quando ci viene accostato un giocatore. Non parlo di Dzeko, ho grandissimo rispetto per lui, per la Roma e per i miei. La rosa resterà questa a meno che qualcuno non ci chieda di andare via, sappiamo che situazione abbiamo e non vedo cambiamenti. Inutile fare fumo o creare situazioni di instabilità. Dobbiamo lavorare, stare zitti e accettiamo tutte le situazioni che stiamo affrontando, io sono il primo a non volere distrazioni”.
Per Dzeko è aperta anche l’ipotesi di uno scambio con Sanchez, ma Conte la spegne così: “Alexis è dell’Inter, deve stare concentrato ed essere a disposizione dell’Inter”.
Inevitabile il discorso su Eriksen, il nerazzurro più in bilico di questi ultimi mesi che ha però deciso con una magia su punizione il derby di Coppa Italia contro il Milan: “Al di là delle sue qualità balistiche sui calci da fermo, speriamo di avere un contributo da lui su tutta la partita. Da anni l’Inter non aveva uno specialista delle punizioni, è un’arma in più, ma ci aspettiamo anche qualcosa di fattivo durante le partite. Non si può pensare di far giocare un calciatore solo per le punizioni”.
Sul mancato ricorso contro la squalifica per l’espulsione dovuta alle proteste contro l’arbitro Maresca nella partita pareggiata con l’Udinese: “Sono io che ho chiesto al club di non farlo, bisogna accettare le situazioni e se hanno deciso così è giusto accettarla. Sappiamo che gara ci aspetta contro il Benevento, ho uno staff molto preparato che mi sostituirà alla grande”.
Sugli eterni assenti Vecino e Sensi: “Di comune accordo abbiamo deciso di far fare a Matias delle partite con la Primavera visti i tanti impegni che ci impediscono di organizzare amichevoli. Sta lavorando, si avvicina al pieno recupero, ci auguriamo sia al 100% quanto prima. Sensi sta calibrando bene i lavori”.
Altro argomento caldo, la squalifica di Ibrahimovic e Lukaku: “Non so né mi interessa se ci sarà un’inchiesta della Procura federale, il mio compito è allenare. Romelu era in diffida, è stato ammonito ed è scattato lo stop”.
Infine, sul possibile slittamento di 24 ore della trasferta di venerdì contro la Fiorentina, questo il parere lapidario di Conte: “Non vedo perché non si debba spostare a sabato”.