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Inter-Atalanta, moviola: gol e rigore, decide solo il Var e scatena la polemica

La prova di Colombo nel recupero di A a San Siro analizzata ai raggi da Cesari e Luca Marelli, il fischietto comasco ha ammonito sette giocatori

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Alla sua 27esima presenza in Serie A, con anche 3 direzioni in Coppa Italia e un paio di apparizioni in campo internazionale, dopo la promozione di gennaio, Colombo – scelto da Rocchi per il recupero tra Inter e Atalanta – è il più talentuoso della next generation arbitrale. Nonostante non abbia brillato nell’ultima uscita (Monza-Milan) il designatore l’ha riproposto in un match di prima fascia ma come se l’è cavata il fischietto comasco?

I precedenti di Colombo con Inter e Atalanta

Terza presenza per Colombo con l’Inter. Nei due precedenti in carriera due successi per i nerazzurri, ad agosto (Inter-Monza 2-0) e lo scorso 9 novembre 2022, quando i nerazzurri travolsero il Bologna a San Siro per 6-1. Quattro i precedenti con la Dea: l’ultimo il successo per 4-1 in casa del Genoa, poi nella passata stagione in Coppa Italia il 5-2 con lo Spezia, un pareggio, 1-1 con la Cremonese, e una sconfitta, con il Napoli al Maradona per 2-0.

Colombo ha ammonito sette giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Lo Cicero e Zingarelli, con Pairetto IV uomo, Di Paolo al Var e Marini all’Avar, l’arbitro ha ammonito sette giocatori di cui 5 della Dea: Darmian (I), Ederson (A), Hien (A), Bastoni (I), Bakker (A), Tourè (A), Lookman (A), al 54′ Carnesecchi para un rigore a Lautaro. Recupero: 3′; 5′

Inter-Atalanta, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 10’ Check da parte del VAR sulla rete del vantaggio da parte di De Ketelaere. L’arbitro viene richiamato all’on-field review per un sospetto fallo di mano di Miranchuk: durante il contrasto tra Bastoni e l’ex Milan il difensore riesce a toccare il pallone con la punta del piede, prima che esso vada a impattare sulla parte alta del braccio di Miranchuk. Gol annullato. Al 19’ rete annullata anche all’Inter: Barella era in chiara posizione di offside. Al 55’ l’episodio chiave con il calcio di rigore assegnato ai nerazzurri. Inizialmente, il guardalinee Zingarelli aveva assegnato la rimessa dal fondo per l’Atalanta.

L’arbitro ha lasciato proseguire, fischiando la rimessa solo dopo il tocco di mano incriminato. Sul continuo dell’azione, infatti, Dumfries crossa e colpisce Hateboer sulla mano. Richiamato dal VAR, Colombo visiona l’azione. Dai replay, si comprende come, in realtà, il pallone rimbalzi sulla linea – non oltrepassandola – e rimanga in gioco, con Dumfries che coglie l’occasione di proseguire l’azione offensiva dell’Inter. Colombo ha deciso per l’assegnazione del penalty. Sulla parata di Carnesecchi (rigore fallito da Lautaro), Dimarco sigla il tap in vincente: senza oltrepassare la linea dei 16m prima del tiro dell’argentino, dunque Dimarco parte fuori area.

Per Cesari giusto concedere il rigore

A fare chiarezza è Graziano Cesari che a Mediaset spiega sull’episodio del rigore: “L’assistente segnala che la palla è uscita ma dalla revisione si vede che il pallone non è uscito interamente. Giusto l’intervento del Var, come giusto assegnare il rigore all’Inter. Non è petto, non è spalla, non è ascella ma Hateboer colpisce con il braccio su cross di Dumfries. Corretto poi non far ripetere il rigore perché al momento della battuta Dimarco non ha il piede destro appoggiato a terra e la sua proiezione in area non conta”. Bene la valutazione anche in occasione del gol annullato all’Atalanta con De Ketelaere sullo 0-0: “C’è il tocco di braccio di Miranchuk”.

Per Marelli andava annullato gol De Ketelaere

Tocca poi a Luca Marelli che a Dazn parte dagli episodi del primo tempo: “Rete annullata per un tocco col braccio sinistro di Miranchuk. Il tocco arriva prima del tiro vincente di De Ketelaere, se avesse segnato Miranchuk, sarebbe intervenuto subito il Var. Avendo segnato un altro giocatore, è necessario il controllo per la punibilità del tocco di braccio, che è indiscutibile. È fuori dalla figura e aumenta il volume corporeo. L’intervento di Bastoni con la gamba molto alta non è punibile, non si tratta di gioco pericoloso. Non lo è perché non mette in pericolo l’avversario perché la gamba è orientata verso il braccio, che non doveva trovarsi in quella posizione. Si può intervenire con la gamba alta se non metti in pericolo l’avversario”, ha spiegato Marelli. Sul secondo gol, ha poi aggiunto: “Proteste Carnesecchi? Il mani sul secondo gol non è di Dimarco, ma del compagno di squadra Kolasinac”.

Marelli prosegue poi con altri due episodi e fa arrabbiare l’ad bergamasco Percassi: «Sul rigore concesso all’Inter bisogna sottolineare un particolare: il pallone non è uscito ma l’assistente aveva già alzato la bandierina. A livello regolamentare non c’è problema perché deve fischiare l’arbitro per fermare il gioco ma è anche vero che a livello psicologico bisogna evitare queste bandierine alte perché il giocatore si può deconcentrare. È una piccola imperfezione perché doveva aspettare che l’azione si concludesse. Il pallone non è uscito, il braccio di Hateboer non è regolare e quindi rigore correttamente assegnato. Anche qui c’è una particolarità: Dimarco segna ma nel momento in cui sta battendo Lautaro Martinez invade l’area con il piede destro. Per essere ribattuto il piede doveva essere appoggiato, motivo per cui la rete è regolare». Appena sufficiente comunque Colombo in Inter-Atalanta.

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