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Inter-Barcellona: lo sputo in campo, lo sfogo di Inzaghi, la cuffia rosa, tutto quello che non si è visto in tv

Il 4-3 di San Siro racconta un'infinita di storie e retroscena: dalla rissa sfiorata tra Acerbi e Inigo Martinez al sogno spezzato del fenomeno Yamal

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Non sarà stata la partita del Secolo come Italia-Germania, ma Inter-Barcellona ci è andata vicino. Il 4-3 finale che vale l’accesso all’ultimo atto della Champions racconta un’infinità di storie: la reazione di Inzaghi al triplice fischio, la cuffia rosa di Yamal, ma anche quello sputo in campo che macchia una notte consegnata alla storia.

Inter-Barcellona, lo sfogo di Inzaghi dopo il trionfo

Il Demone ci ha preso gusto: seconda finale di Champions in tre anni, ma questa volta si spera in un epilogo ben diverso rispetto a quello infausto di Istanbul contro il City. Inzaghi ha vissuto le ultime settimane sulle montagne russe: dall’obiettivo triplete al crollo costato l’eliminazione nel derby di Coppa Italia e anche la vetta della classifica in campionato, fino all’impresa epica in col Barcellona.

Tutti ai piedi di Simone, che ha eguagliato il record di finali del mago Helenio Herrera. Al triplice fischio di una partita folle risolta ai supplementari da Frattesi, il tecnico emiliano si è lasciato andare a una corsa di gioia liberatoria, prima di ‘lasciare’ i suoi figli nerazzurri per raggiungere quelli di sangue: Tommaso, Lorenzo e Andrea, portando i più piccoli in campo, mano nella mano.

Rissa sfiorata Acerbi-Martinez: lo sputo non visto in tv

La partita si è infiammata pochi istanti prima dell’intervallo, quando Marciniak – dopo l’intervento provvidenziale del Var – ha concesso un rigore all’Inter per l’entrata in scivolata del giovane Cubarsì su Lautaro Martinez. Da un Martinez all’altro: secondo quanto ricostruito dal quotidiano Marca, Inigo, difensore catalano, ha provato a infastidire Calhanoglu che si accingeva a battere il penalty, poi realizzato.

Nelle vicinanze c’era anche Acerbi, uno che certo non le manda a dire. E, durante i festeggiamenti per il 2-0, si è sfiorata la rissa, evitata solo dall’intervento dei compagni di squadra dei due. Il centrale nerazzurro ha cercato l’avversario per rimproverarlo, che avrebbe reagito con uno sputo. L’episodio è finito anche nel mirino del Var, tuttavia non sono scattate sanzioni. A fine match l’ex Athletic Bilbao ha ammesso: “Acerbi mi ha esultato in faccia e io mi sono arrabbiato. Ma lo sputo non lo ha colpito”.

Il palo e le cuffie rosa di Yamal: la notte del gioiello

Anche a San Siro Lamine Yamal ha incantato con numeri d’alta scuola e giocate da autentico. Ma se nel match d’andata era stato di gran lunga il migliore in campo, questa volta il fato gli è stato avverso. Già, al 92′ il palo ha negato al 17enne gioiello del Barça il gol del 4-2 che avrebbe spedito la sua squadra in finale.

E – destino beffardo – subito dopo è arrivato il clamoroso 3-3 griffato Acerbi, che ha portato la partita ai supplementari. Gol mangiato, gol subìto: è la dura legge del calcio, amigo. Consolato da Thuram a fine gara, il classe 2007 è stato pizzicato nel ventre del Meazza con una vistosta cuffia rosa adagiata sul cappuccio che gli copriva il volto affranto. Sguardo basso e sogno spezzato. Ma il futuro è tutto nelle sue mani. Anzi, nei suoi piedi.

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