L’esultanza durante Milan-Inter dopo il rigore trasformato ha scatenato la rabbia dei tifosi rossoneri su Hakan Calhanoglu. L’ex del derby è stato fischiato per tutto il prepartita e una volta segnato si è vendicato provocando la curva sud. A una decina di giorni di distanza da quel gol, il centrocampista turco ha parlato della decisione di passare dal Milan all’Inter ai microfoni di 433.
Inter, Calhanoglu provoca il Milan
Calhanoglu ha iniziato l’intervista provocando subito i rossoneri: “Sapevo che l’Inter era una squadra forte, anche perché hanno vinto molti derby contro il Milan: vinceva molto di più dei rossoneri. Mi sono detto: ‘Dai, l’Inter è un’ottima scelta'”.
Inter, Calhanoglu spiega l’addio al Milan
Calhanoglu non ha nulla contro la sua ex squadra ma sentiva la necessità di cambiare aria: “Del Milan rispetto tutti, ho un gran rapporto con le persone che sono lì: non ho nessun problema. Ma avevo bisogno di una nuova sfida e ho preso la decisione insieme alla mia famiglia. Sono contento di essere all’Inter, un grande club che ha vinto lo scudetto l’anno scorso”.
Inter, gli obiettivi di Calhanoglu
Calhanoglu si è sentito subito coccolato nel club nerazzurro: “All’Inter sono tutti molto gentili, Simone Inzaghi mi ha voluto fortemente che arrivassi in nerazzurro, così come i dirigenti. Col mister ho avuto subito un gran rapporto, conoscevo già il suo 3-5-2 d’attacco. Gli obiettivi stagionali? Il mio sogno è vincere tutto. Voglio sollevare tanti trofei e mostrarli ai miei figli dicendo: ‘Li ho vinti con la maglia dell’Inter’. I compagni? Sono in ottimi rapporti con tutti, specialmente con Dumfries e De Vrij. I tifosi? Sapevo che si aspettavano qualcosa da me: se arrivi qui devi dimostrare di meritarlo e ci sono riuscito”.
Calhanoglu ha chiosato parlando della scelta di giocare con la Turchia: “Sono nato in Germania ma la mia famiglia veniva dalla Turchia, ho sempre avuto in testa di giocare per la nazionale turca. Sono orgoglioso di questa decisione, anche perché mi dicevano sempre che se avessi giocato per la Germania sarebbe stato più facile arrivare in un grande club come l’Inter o il Barcellona. Ma alla fine ci sono riuscito lo stesso”.