L’Inter è in crisi totale in campionato. La sconfitta con il Monza è la terza consecutiva a San Siro, l’undicesima stagionale. La panchina di Simone Inzaghi traballa.
- Inter, numeri di una crisi profonda in campionato
- Le colpe di Inzaghi: attacco spento ma non solo
- Inzaghi, il suo futuro dipende unicamente dalla Champions League
Inter, numeri di una crisi profonda in campionato
Simone Inzaghi, nel post match della sfida persa, a San Siro, con il Monza, si è detto “deluso e arrabbiato”. Sentimenti condivisi dal popolo nerazzurro, estremamente preoccupato dal rendimento in campionato dei nerazzurri.
I numeri sono da film horror. Per la prima volta l’Inter ha perso tre partite interne di fila senza segnare in Serie A. Inoltre, i nerazzurri sono arrivati a quota 11 partite perse nelle prime 30 gare stagionali per la terza volta nell’era dei tre punti a vittoria: 12 sconfitte sia nel 1998/99 che nel 2011/12. L’Inter ha segnato solo 10 gol nelle ultime 12 giornate con una media di 0.8 gol a partita dopo che ne aveva realizzati 38 nelle prime 18 gare giocate nel torneo con una media di 2.1 reti a incontro.
Le colpe di Inzaghi: attacco spento ma non solo
Tanti i motivi che hanno portato l’Inter in questa complicata situazione. L’attacco non riesce più ad essere concreto. Romelu Lukaku, al di là dei gol (pesanti) su rigore, è bloccato, così come Lautaro Martinez, lontano parente dello splendido attaccante della prima parte della stagione. Il duo Dzeko-Correa pare in affanno anche fisico.
Come se non bastasse, facendo giocare spesso i soliti noti, Simone Inzaghi ha anche tanti titolari non al top della forma. Anche a livello difensivo, senza Milan Skriniar (infortunato), l’Inter non dà più le certezze di inizio stagione.
Inzaghi, il suo futuro dipende unicamente dalla Champions League
A questo punto, pare chiaro come Simone Inzaghi abbia un solo modo per evitare l’esonero a fine stagione, ovvero vincere la Champions League. Mercoledì ci sarà il ritorno dei quarti di finale contro il Benfica a San Siro (2-0 all’andata per i nerazzurri).
Obbligatorio centrare la semifinale e poi provare a rivincere il nuovo derby italiano (contro la vincente della sfida tra Napoli e Milan) per poi giocarsi tutto nella finalissima. Vincere la Champions League è l’unica via per zittire tutti i critici, mantenere la panchina e, ovviamente, entrare nella storia del club per sempre.