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Inter, il bilancio non preoccupa: decisi i prossimi acquisti

L'amministratore delegato Antonello ridimensiona la preoccupazione per il pesante rosso di bilancio: "La riapertura di San Siro ci darà una mano". Filo diretto con il Sassuolo per i gioielli dell'attacco neroverde.

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Il rosso di bilancio c’è e può anche preoccupare. In casa Inter, però, l’invito chiaro mandato dalla dirigenza agli addetti ai lavori e ai tifosi è quello di non drammatizzare la situazione e di non arrivare a conclusioni troppo affrettate in merito alla possibile necessità di effettuare nuove cessioni illustri nelle prossime sessioni di mercato dopo quelle di Achraf Hakimi e di Romelu Lukaku.

Intervistato da ‘Il Sole 24 Ore’, l’amministratore delegato Corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, si è soffermato sul deficit di 245 milioni con cui la società ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2021, spiegandolo soprattutto con il crollo dei ricavi legato alla pandemia di Coronavirus e in particolare con la chiusura di San Siro.

“Giocare senza tifosi, peraltro nell’anno della cavalcata tricolore ha sottratto all’Inter circa 60 milioni di introiti – ha affermato Antonello – E altri 50 sono venuti meno per la rinegoziazione obbligata dei contratti di sponsorizzazione, soprattutto con agenzie in Asia e Cina, e a causa del blocco della corporate hospitality. Ma oltre a ciò, la perdita è composta da diversi elementi straordinari che non ricorreranno più”.

Il riferimento non espresso è ai 14 milioni spesi per la buonuscita di Antonio Conte e alle minusvalenze per le cessioni di Joao Mario e Radja Nainggolan.

“Quello che vorrei sottolineare – la specificazione di Antonello – è il fatto che alla fine di questi due anni l’Inter ha pagato integralmente tutti gli stipendi, oltre a 9 milioni di bonus-scudetto, e ha versato anche gli emolumenti di luglio e agosto. Nessun dipendente è stato poi messo in cassa integrazione. Tra la fine di novembre e la metà di dicembre prevediamo di rinegoziare i nostri bond per un ammontare di 400 milioni. I nostri advisor sono già al lavoro. E la liquidità in abbondanza che circola sui mercati ci fa presumere che non incontreremo difficoltà nel trovare buone occasioni e buoni tassi”.

La tifoseria è comunque in allarme perché, secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, per il 2022 si prevede comunque un altro rosso significativo, stimabile in circa 100 milioni, nonostante le plusvalenze per Hakimi e Lukaku e la riapertura di San Siro. Potrebbero quindi essere necessarie nuove cessioni, eppure la società si sta muovendo anche in entrata, con sondaggi importanti.

Come quelli effettuati con il Sassuolo per i due gioielli Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca, attaccanti diversi, ma entrambi adatti per la rosa dell’Inter di Simone Inzaghi, in vista del futuro ringiovanimento della rosa.

A darne notizia è l’amministratore delegato del club emiliano Giovanni Carnevali, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’: “Marotta ha chiesto sia Raspadori sia Scamacca, ma noi vogliamo puntare sui giovani e per questo abbiamo ceduto Caputo: adesso Giacomo e Gianluca avranno più possibilità di mettersi in mostra. Il nostro club non ha bisogno di vendere a tutti i costi e facciamo determinate operazioni solo quando lo riteniamo opportuno, tenendo conto anche e soprattutto del bene dei ragazzi”.

“Tra noi diverse trattative in passato sono state complicate: alcune le abbiamo chiuse, altre no. Marotta un amico, ma anche per una persona intelligente e conosce le leggi del calcio” ha aggiunto Carnevali.

 

Inter, il bilancio non preoccupa: decisi i prossimi acquisti Fonte: Getty Images

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