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Inter, Inzaghi nel mirino della stampa italiana per il sì all’Al-Hilal. Lo sfogo di Zazzaroni: “Solo uno può lamentarsi”

La scelta di Simone Inzaghi di lasciare l’Inter e di accettare la proposta del club arabo continua a scatenare polemiche: il direttore del Corriere dello Sport però va controcorrente

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La campagna anti-Inzaghi. Negli ultimi giorni il nome di Simone Inzaghi ha fatto la sua comparsa in apertura di giornali e magazine online. Nel mirino non le sue imprese (o flop) sportivi ma la sua decisione di lasciare l’Inter e accettare la corte dell’Al-Hilal. Una scelta che sarebbe avvenuta molto prima della finale di Champions League contro il PSG.

La campagna mediatica contro Inzaghi

Simone Inzaghi ha chiuso il suo ciclo all’Inter, lo ha fatto da tempo. E’ evidente come la decisione di accettare la corte dell’Al Hilal che ha messo sul piatto un’offerta faraonica non sia avvenuta nel corso di una notte o sulla base di un istinto dopo la sconfitta nella finale in Champions League. Il tecnico ha deciso da tempo di dire addio al nerazzurro e forse proprio questa pianificazione è quella maggiormente finita nel mirino negli ultimi giorni. E’ indubbio che dopo l’annuncio della sua decisione molti giornali italiani abbiano criticato, velatamente o meno, la sua decisione imputando a questa anche la sconfitta in finale di Champions League contro il PSG.

L’attacco di Paolillo

L’ultimo in ordine di tempo a prendere di mira Inzaghi è stato l’ex amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo che a TMW non ha usato mezzi termini per criticare l’allenatore: “Inzaghi ha tradito la società, ha tradito l’Inter, non ha avuto etica comportamentale perché ha sbagliato i tempi. Ha fatto tanto ma ha anche disfatto tanto. Come uomo mi ha deluso molto, ha approfittato della situazione per andare a prendere un lauto stipendio e non mettersi alla prova come allenatore. Ha fatto cassa con la notorietà che l’Inter gli ha dato per 4 anni. Non si annuncia una decisione del genere pochi giorni prima di una finale, un allenatore come lui dovrebbe saperlo”.

Zazzaroni va controcorrente

Dopo giorni di polemiche, sulla questione interviene anche il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni che sembra andare controcorrente rispetto ai giudizi su Inzaghi: “Anche l’ultimo degli inesperti di mercato era a conoscenza della trattativa. All’Inter era giunta più di una segnalazione in tal senso: non immaginava che l’accordo fosse stato raggiunto ma aveva messo in conto la possibilità di perdere l’allenatore. Un’operazione da 54 milioni con tanto di trasferimento in Arabia, non a Londra o Parigi, non si completa in un giorno o una settimana. Inzaghi si è semplicemente mosso secondo le dinamiche di un calcio in piena deregulation e la coppa avrebbe voluto farla sua: se c’è uno che può lamentarsi questo è Tullio Tinti, storico agente di Simone, escluso dall’affare”.

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