Di necessità si fa virtù, concetto ben chiaro agli allenatori che spesso devono rivedere formazioni e piani tattici per imprevisti o rischi calcolati come l’indisponibilità di un loro calciatore. Prendiamo l’Inter, con Simone Inzaghi che deve fare i conti con un’assenza importante nel centrocampo, quella di Marcelo Brozovic, riuscendo però a tamponare la falla con il felice inserimento da regista di Hakan Calhanoglu.
- L'infortunio di Brozovic
- Calhanoglu regista, esperimento riuscito
- Ma Brozovic scalpita per il ritorno
L’infortunio di Brozovic
L’antefatto: durante la disgraziata (per la tenuta fisica di molti giocatori di peso) sosta della Nations League lo scorso settembre il croato ha dovuto lasciare il campo da gioco dopo poco più di un quarto d’ora nel match in casa dell’Austria, a causa di un problema muscolare da lui accusato. In seguito, gli esami strumentali hanno rilevato una rottura parziale dei muscoli posteriori della coscia. Da allora Brozovic è rimasto fermo, saltando le partite con la maglia nerazzurra tra coppe e campionato, con la prospettiva del rientro dopo la sosta mondiale.
Calhanoglu regista, esperimento riuscito
Bel grattacapo per Inzaghi, costretto a rivedere pesi e contrappesi del suo 3-5-2. Motivo per cui il tecnico ha dovuto mettere mano agli equilibri tattici e provare qualche esperimento, in questo caso arretrare Calhanoglu dalla trequarti alla posizione che occupava Brozovic, quindi nella mediana con funzioni da regista. Ruolo che quindi è andato al turco, e che non ha sfigurato nell’inedita veste in occasione della sfida dell’andata di Champions League contro il Barcellona: proprio in questo contesto il novello regista centrale ha firmato la rete dell’1-0, la sua prima nel torneo continentale, dimostrando inoltre al di là del gol di poter offrire una prestazione convincente e matura nel ruolo affidatogli. Ed anche nel match di ritorno, finito 3-3, Calhanoglu ha preso le redini della squadra riuscendo ad instradarla verso il buon pareggio (possiamo dire che la rete di Lautaro nell’1-2 è stata frutto dei fili abilmente tirati dal turco).
Insomma, Inzaghi ha scoperto di avere tra le mani un potenziale Pirlo (sebbene il paragone sia azzardato, come fanno anche notare i tifosi sui social)? Presto per dirlo, ma sicuramente per ora il turco sembra aver trovato una dimensione ideale: una soluzione in casa per sopperire alla tanto agognata ricerca di un degno sostituto di Brozovic in caso di necessità, frutto di un esperimento ben riuscito (sicuramente più del medesimo test a cui si sottopose Kristjan Asllani prima che il tecnico optasse per l’ex Milan, e con l’albanese che invece fatica a farsi spazio nella squadra di Inzaghi). Il novello mediano ha riconosciuto il supporto datogli da Barella e Mkhitaryan alla vigilia del match contro il Barça, ma il suo contributo sino ad ora ha fatto sì che l’Inter avesse 5 occasioni da gol, con il turco che ha intercettato 7 palloni e proposto in 2 salvataggi.
Ma Brozovic scalpita per il ritorno
Tuttavia, c’è un elefante nella stanza nerazzurra che è Brozovic, che potrebbe scalpitare per un ritorno in campo. Secondo la Gazzetta dello Sport i progressi stanno andando ad un ritmo più rapido del previsto: contro il Bayern Monaco, dove l’Inter giocherà il prossimo primo novembre nella trasferta di Champions, il croato potrebbe essere già in panchina, mentre nel successivo big match di campionato del 6 novembre contro la Juventus potrebbe addirittura essere a disposizione di Inzaghi. Nel frattempo però Calhanoglu ha la possibilità di continuare ad impressionare nell’inedita veste, e chissà se il tecnico alla fine decida di optare di uno stravolgimento dei rapporti di forza nella mediana (dubitiamo, ma il calcio non è una scienza esatta).