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Inter-Juventus 4-4, la teoria di Motta sulla corsa a due per lo scudetto. Inzaghi: "Potevamo fare 7-8 gol"

Entrambi gli allenatori masticano amaro per il 4-4 finale che è frutto di rimonte, controrimonte e amnesie difensive. Motta: "Volevamo vincerla", Inzaghi: "Una lezione per noi".

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il Derby d’Italia ha regalato gol, spettacolo, emozioni, errori, giocate da urlo. C’è tutta l’essenza del calcio nel 4-4 tra Inter e Juventus, in cui hanno spiccato le doppiette di Zielinski (su rigore) e Yildiz, ma anche i novanta minuti da incubo delle due difese, Danilo su tutti. L’analisi di Simone Inzaghi e Thiago Motta al termine dell’incontro.

Inter-Juve 4-4: Thiago Motta voleva i 3 punti

Ai microfoni di Dazn Thiago Motta non nasconde che avrebbe voluto battere la sua ex squadra. “In questo tipo di partite ci vuole il gioco, ma servono anche l’atteggiamento e lo spirito giusto. Volevamo cercare di ottenere un altro risultato dopo un primo tempo complicato anche con degli episodi a sfavore nostro”.

Quindi aggiunge: “Siamo rimasti in partita, poi dopo il 4-2 loro l’Inter poteva segnare più gol, ma non lo ha fatto. Noi siamo tornati in partita e alla fine potevamo anche vincerla. Bisogna analizzare cosa è successo e capire perché a tratti abbiamo fatto molto bene e a tratti abbiamo subito così tanto il gioco degli avversari”.

Motta e la teoria della lotta a due per lo scudetto

L’allenatore della Juventus ribadisce che lo scudetto sarà questione tra Inter e Napoli. “Abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra che insieme al Napoli è la favorita per lo scudetto. L’Inter ha vinto l’ultimo campionato, il Napoli lo ha vinto meno di due anni fa e ha mantenuto una grande base di quella squadra lì. Sono due squadre che stanno avanti e possono competere per vincere”.

In merito alla sua di squadra dice: “Noi manteniamo i piedi per terra, ora pensiamo al Parma in casa e vediamo cosa succederà. Continuiamo sulla nostra strada, con la nostra idea e poi vedremo quando sarà il momento cosa saremo capaci di fare. Sono onesto, dico le cose come stanno”.

Gli elogi a Conceicao e le mosse a gara in corso

Conceicao si è confermato ad altissimi livelli. Un treno sulla fascia, dall’inizio alla fine. “Molto bene e anche molto attento – ha detto Motta -. C’è qualcosa che ha nel sangue, di famiglia: vive al massimo gli allenamenti e le partite. Ha un entusiasmo eccezionale, contagioso. È un piacere lavorare con giocatori così”.

Non solo la mossa Yildiz, autore della doppietta grazie alla quale la Juventus è stata in grado di recuperare due gol all’Inter, anche gli altri cambi – Vlahovic compreso – hanno sortito gli effetti sperati. “Tutti quelli che sono entrati hanno contribuito tantissimo al miglioramento della squadra. Mbangula ha dato tanta energia, pur essendo diverso da Vlahovic”.

Inter, Inzaghi mastica amaro: ecco perché

L’Inter ha sprecato due gol di vantaggio e ancora una volta si è mostrata troppo fragile in difesa. “Deve esserci una determinazione maggiore – riconosce Simone Inzaghi -. Da allenatore, però, devo essere lucido e razionale: avremmo meritato di fare 7-8 gol a una squadra che ne aveva preso soltanto uno in otto partite”.

La delusione è tangibile: “Non si possono prendere 4 gol su 4 tiri. Ci sono delle teste basse come è giusto che sia. Peccato non aver fatto il quinto gol, abbiamo avuto occasioni clamorose. Preso il 4-3, la squadra si è innervosita. Ma il calcio è questo e sarà una grandissima lezione per noi”.

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