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Inter-Juventus: Simone Inzaghi, il Re di Coppe, sa come si fa

L'allenatore dei nerazzurri schiererà i titolarissimi contro i bianconeri per centrare la finale di Coppa Italia, vinta l'anno scorso

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Simone Inzaghi sa come si fa. Nelle Coppe, si trasforma, tanto da poter essere definito il Re di Coppe. Ne ha messa in bacheca una già quest’anno, la Supercoppa italiana, ma è chiaro che luccicanti e vicine ci sono in particolare Coppa Italia e Champions League. E l’anno scorso, l’allenatore dell’Inter portò a casa proprio la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Giocandosi – e qui sta la differenza con questa stagione – anche lo scudetto fino all’ultima giornata. Anche con la Lazio, peraltro, Inzaghino aveva arricchito il palmares di Lotito con alcune coppe.

Inzaghi: le mosse per centrare la finale di Coppa Italia

Contro l’Empoli, in campionato, Inzaghi ha fatto un gran turnover. Vincendo largamente, è vero, ma dimostrando in questo momento di star privilegiando proprio le Coppe alla Serie A, dove il massimo risultato raggiungibile è probabilmente il quarto posto. Che porta tanti soldi, è vero, ma non va in bacheca.

Contro la Juventus, domani sera, torneranno tutti i titolarissimi che hanno riposato in Toscana. In porta, dunque, riecco Onana, anche perché Handanovic è squalificato dopo i fattacci dell’andata di Torino. Darmian, Bastoni e uno tra Acerbi e De Vrij comporranno il tridente difensivo, sugli esterni Dumfries e Dimarco. A centrocampo ecco Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu. In attacco, sicuro del posto Lautaro e poi un ballottaggio impensabile prima di Empoli: Lukaku, con la doppietta segnata domenica, mette in difficoltà Inzaghi. Tenerlo fuori si può? Logica vorrebbe Dzeko titolare, visto che ha riposato 90 minuti in campionato. Ma Big Rom finalmente in spolvero non è sprecato in panchina?

Inzaghi: ma la Coppa Italia non salva la stagione

La Coppa Italia è un trofeo, naturalmente. Ma Inzaghi sa anche che questo non salverebbe una stagione deludente e probabilmente neanche la sua panchina. Tutto cambierebbe naturalmente se entrasse un’altra ben più preziosa Coppa, la Champions. A quel punto, il tecnico rovescerebbe addirittura i rapporti di forza con la dirigenza.

Qui però entrano in scena anche altri meccanismi. Inter-Juve non è mai una partita banale. L’anno passato, le due big si trovarono di fronte proprio nelle finali di Supercoppa e di Coppa Italia e la spuntò sempre Inzaghi. Il derby d’Italia è una partita a sé stante, per qualcuno la vera finale pur essendo ‘solo’ una semifinale. Ecco perché portarla a casa conta a prescindere.

Inter-Juventus: chi vuole la finale, deve vincere

Quel gol a tempo scaduto, su rigore, del ‘graziato’ Lukaku ha cambiato le carte in tavola. Non tanto per l’Inter, che deve comunque vincere per accedere alla finale, ma per la Juventus sì. La squadra di Allegri ora non può più accontentarsi del pareggio, ma deve anch’essa obbligatoriamente vincere per superare l’ostacolo semifinale.

Gli spettatori neutrali sperano quindi di vedere una partita aperta, in cui entrambe le contendenti provano a vincere. Spettacolo, insomma, quello che è mancato all’andata, accesasi solo nel finale. Ai tifosi di Inter e Juve, probabilmente, basta molto meno: vincere. In qualunque modo. Con lo spauracchio dei rigori, anche. Un piccolo vantaggio forse va assegnato ai nerazzurri. Sia perché giocano in casa, sia perché hanno in casa il Re di Coppe ed eliminazioni dirette.

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