Chi o cosa scegliereste tra un sistema di allarme, un pastore tedesco e un difensore dell’Inter per difendere il proprio appartamento? L’ex centrocampista del Real Madrid, Toni Kroos, non ha dubbi: Francesco Acerbi. Nel podcast di famiglia, l’ex giocatore della nazionale tedesca ha analizzato la super sfida di Champions League tra Inter e Barcellona. I complimenti ai nerazzurri e la tirata d’orecchie ai blaugrana.
- La solidità dell’Inter: “Tre bufali là dietro”
- Un elogio speciale per Acerbi
- Il rischio non calcolato del Barcellona
La solidità dell’Inter: “Tre bufali là dietro”
Analizzando la partita, Toni Kroos si è soffermato sulla tenacia difensiva nerazzurra: “Ci sono tre bufali lì dietro. Non so con chi ti identifichi di più, ma probabilmente è Acerbi”, ha detto rivolgendosi al fratello Felix, che ha risposto: “Sì, soprattutto al 93° minuto”. Il riferimento è al gol di Acerbi, 37 anni, che nei minuti di recupero ha garantito i tempi supplementari. “Da come ha festeggiato si capiva che di solito non segna gol”.
Ha poi aggiunto Toni Kroos: “Non voglio dire che sono un tifoso dell’Inter, ma forse gli ultimi dieci anni mi hanno fatto capire qualcosa. Sono un po’ più contrario al Barça, ma per certi versi ero un po’ emozionato per l’Inter, felice quando il punteggio era 3-3″.
Un elogio speciale per Acerbi
Non mancano poi i complimenti dell’ex centrocampista del Real Madrid per Acerbi, autore del gol al 90′ nella sfida Inter-Barcellona: “Se dovessi scegliere tra un sistema di allarme, un pastore tedesco e Acerbi davanti a casa mia, sceglierei Acerbi per difendere casa. È pura mentalità”.
Aggiunge, infine Kroos una valutazione su altri due difensori nerazzurri: “Anche Dumfries e Bastoni sono delle macchine, hanno ribaltato la partita due volte. Tanto di cappello. E anche al Barcellona, una grande pubblicità per il calcio, perché sembrava che tutto potesse cambiare da un momento all’altro.”
Il rischio non calcolato del Barcellona
Infine, Kroos ha analizzato i rischi del gioco proposto dai blaugrana nella sfida di Champions League contro l’Inter: “Iñigo Martínez e Cubarsí sono molto più bravi di Araujo, ma non hanno la velocità, e poi il rischio è ancora più grande quando ti battono. È un rischio che hanno corso e che gli ha portato molto successo e vittorie impressionanti. Ma pensavo che sarebbe arrivato il giorno in cui quel rischio sarebbe stato punito, ed è successo con l’Inter.”