Inter-Barcellona, minuto 87: Raphinha completa la rimonta, da 2-0 a 2-3. Il brasiliano gela San Siro. I decibel, fino a quel momento assordanti, si azzerano. Cala il silenzio. Sembra la fine. Alcuni tifosi, neppure pochi, decidono di lasciare l’arena prima del triplice fischio. Che errore. Giusto il tempo di guadagnare l’uscita ed ecco il boato per il pareggio di Acerbi all’ultimo respiro. Magia della Champions. E beffa atroce per chi ormai non ci credeva più.
- Inter-Barcellona: cosa è successo dopo il gol di Raphinha
- Che beffa per i tifosi nerazzurri disfattisti
- Affranti ma felici: un epilogo che servirà da lezione
Inter-Barcellona: cosa è successo dopo il gol di Raphinha
Parafrasando Dante, vien da dire: ‘Lasciate ogne speranza, voi ch’uscite’. Proprio così: c’è chi, in seguito al sigillo di Raphinha in zona Cesarini, ha (mal) pensato di abbandonare anzitempo San Siro. La delusione per la rimonta subita, il sogno infranto, magari anche la voglia di non rimanere intrappolati nel traffico dopo averci creduto per larghi tratti della semifinale di ritorno.
Eppure già la partita d’andata in terra catalana aveva insegnato che Inter-Barcellona è una sfida da vivere fino all’ultimo istante. I tifosi usciti da San Siro prima della fine dei tempi regolamentari sancita dal triplice fischio del contestato Marciniak si sono morsi le mani e forse anche altro praticamente subito. Perché una manciata di minuti dopo la rete del brasiliano e il palo di Yamal, il bomber per caso Acerbi ha rimesso l’Inter in carreggiata realizzando il 3-3 su assist di Dumfries.
Che beffa per i tifosi nerazzurri disfattisti
Un video rilanciato sui social dall’emittente TNT svela cosa è successo all’esterno della Scala del calcio in seguito al gol siglato da Acerbi, che ha permesso all’Inter di acciuffare il clamoroso pareggio in extremis allungando così la supersfida col Barcellona ai supplementari.
Nel filmato si vedono alcuni tifosi nerazzurri che provano a rientrare allo stadio dopo averlo appena lasciato. Dura lex, sed lex: ogni tentativo di provare a convincere gli steward è risultato vano. Una volta guadagnata l’uscita, infatti, non si può più rientrare.
Affranti ma felici: un epilogo che servirà da lezione
Ognuno si è arrangiato come meglio ha potuto per non perdersi neppure un istante dei supplementari della partita più avvincente della storia nerazzurra. C’è chi ha fatto ricorso allo smartphone; chi, invece, alla radio in auto. Alcuni sono rimasti lì a interpretare i rumori di San Siro, altri hanno fatto mestamente ritorno a casa, ma sempre con un orecchio puntato sulla partita.
Al gol qualificazione di Frattesi, poi, la tristezza è sparita. Ma non i rimpianti, quelli proprio no. Se c’è una lezione che ha insegnato questa partita è che non bisogna mai dare per finita una partita fino a quando non lo decide l’arbitro. Vale nel calcio come nella vita.