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Inter, l'ultimo eroe del triplete lascia il calcio e commuove il web

Goran Pandev appende gli scarpini al chiodo e chiude un'era. Il suo messaggio di addio sui social commuove il web

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Un altro capitolo di storia del calcio si chiude. A 39 anni, Goran Pandev, ultimo eroe del triplete nerazzurro ancora in attività, appende gli scarpini al chiodo e dice basta. Il macedone, attualmente in forza al Parma in Serie B, con un lungo e sentito ringraziamento su Instagram ringrazia i suoi tifosi, chi lo ha sostenuto e chi gli è stato accanto nei suoi oltre vent’anni di carriera a livello professionistico. Un messaggio che attira commenti e commuove il web.

L’addio al calcio di Pandev

Queste le sue parole affidate ai social, in italiano e in macedone:

Mi guardo indietro e non sembra ancora vero… È stato un viaggio incredibile. Tante emozioni, le porto tutte dentro e so di condividerle con quanti mi hanno accompagnato lungo questo cammino. Ringrazio la mia famiglia mia moglie Nadica i miei figli Filipo Ana Sofia che sono stati il mio sostegno. Ringrazio mio padre e mia madre per avermi permesso di inseguire un sogno. Ringrazio la mia gente per il colore che mi ha dato…Siete stati magnifici. Ringrazio tutta la Branchini, Giovanni, Carlo Leo senza di voi non avrei fatto tutto questo. Ringrazio tutti i miei allenatori dirigenti per la fiducia ricevuta, per tutto quello che ho imparato. Ringrazio tutti i miei tifosi, dal primo all’ultimo: Vorrei abbracciarvi…Finisce un capitolo bellissimo…Porto con me un incredibile bagaglio di emozioni…Sono felice di averle condivise insieme…Con il tutto il mio cuore Goran…..

Pandev, il triplete e una carriera di successi

Una carriera ricca di soddisfazioni, quella di Pandev, che lo ha visto collezionare 493 apparizioni in Serie A condite da 101 gol, molti dei quali di pregevole fattura e che lo pongono al sesto posto della classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi del nostro campionato. Goran c’era, nel 2009-2010, anno del triplete nerazzurro, e poi le cinque Coppa Italia (di cui quattro consecutive, con Inter, Napoli e Lazio), due Supercoppa Italia (Inter e Lazio), la Coppa del Mondo per club, sempre con i nerazzurri. Ma anche un campionato e una Coppa nazionale in Turchia con la maglia del Galatasaray e ben 122 presenze in nazionale maggiore e 39 reti (record all time per la Macedonia del Nord), nazionale che lo ricorderà anche per il gol decisivo contro la Georgia che è valsa la prima storica qualificazione a un campionato europeo.

Pandev, uomo ancor prima che calciatore

Arrivato all’Inter giovanissimo per una cifra pari a 250mila euro, Pandev ha sempre dimostrato di essere quel tipo di calciatore, e di uomo, capace di lasciare il segno e di farsi voler bene ovunque andasse, senza mai alzare i toni e lasciando che fosse il campo a parlare per lui. Oltre a Napoli, Inter e Lazio, in Italia ha vestito le maglie dell’Ancona, del Genoa, dello Spezia e del Parma, sua ultima avventura calcistica. Nella sua carriera è stato anche premiato per ben sei volte giocatore macedone dell’anno.

Pandev, il saluto degli ex compagni di squadra

Tantissimi i commenti, a partire dagli ex compagni di squadra. Dal portiere della Juventus, Mattia Perin, con cui ha condiviso l’esperienza al Geona: “Sei una leggenda come uomo e come calciatore! Grazie a te per quello che ci hai regalato in tutti questi anni con le tue magie nel campo e la tua umiltà al di fuori” a Iago Falque: “Un onore fenomeno” e Christian Maggio: “Buona fortuna Goran! Oltre ad avere avuto la fortuna di giocare con te ho conosciuto un grandissimo uomo“.

I social onorano la leggenda di Pandev

E, poi, i cuori del “Pocho” Ezequiel Lavezzi, il messaggio di Davide Zappacosta: “Numero uno Goran! In bocca al lupo per il futuro! Sei grande”, fino agli infiniti commenti dei tifosi: “Grazie di tutto Legenda“, scrive un interista e ancora: “Te non ti sei dimenticato di noi e noi non. I siamo dimenticati di te ricordatelo, Ancona non dimentica“, “Ci son calciatori che vengono ricordati per le loro gesta sportive ma solo alcuni riescono a diventare miti per la propria tifoseria. Tu per noi genoani sei riuscito a diventare il nostro mito. A nome di tutti i ragazzini che hanno passato la loro adolescenza con una maglia rossoblù con su scritto il tuo nome e che non ti scorderanno mai”, “Buona fortuna Pandemonio, Napoli non dimentica”.

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