Non ha voluto sbilanciarsi Alejandro Camaño, ma è chiaro che nella sua visita pomeridiana nella sede dell’Inter l’incontro coi dirigenti nerazzurri a un certo punto sia inevitabilmente scivolato su entrambe suoi illustri assistiti: Achraf Hakimi e Lautaro Martinez.
Dati infatti entrambe come possibili partenti per far quadrare il bilancio interista, i nomi del marocchino e dell’argentino tengono banco non solo ai piani alti di Viale della Liberazione, ma anche tra gli esperti di mercato.
Se per quanto riguarda Hakimi la situazione sembra essere molto ben delineata (cessione al Paris Saint-Germain per 68 milioni più tre di bonus), per il Toro la situazione è ancora tutta in divenire.
Lautaro Martinez, infatti, non ha ancora firmato il rinnovo del contratto in scadenza nel 2023 con relativo adeguamento dell’ingaggio (al momento percepisce 2,5 milioni netti a stagione) e potrebbe anche diventare uno dei sacrificati per arrivare ai tanto agognati 100 milioni necessari per far respirare i conti nerazzurri.
Sul futuro dell’argentino, all’uscita dalla sede del Biscione, Camaño è stato criptico lasciando aperta ogni soluzione.
“Adesso è con l’Argentina. Ci sono possibilità che rimanga? Perché no? Certo che sì. Lautaro è un giocatore dell’Inter, ha due anni di contratto ed è felice di stare qui” ha affermato l’agente portoghese facendo intendere come il discorso sulla permanenza a Milano del nativo di Bahia Blanca debba ancora essere approfondito.
Certamente però, con la visita odierna, Camaño, che sia per una cessione o per il rinnovo contrattuale, ha voluto vederci chiaro provando a capire qualcosa di più delle intenzioni di Zhang e Marotta, apparsi in teoria più propensi a lasciar partire gente con un ingaggio pesante come Arturo Vidal piuttosto che un uomo chiave per Simone Inzaghi come l’argentino.