Nella concitazione di queste ore, qualche rumors appena sfiora le manovre che silenziosamente l’Inter sta provvedendo a imbastire, chiudere, suturare in questi ultimi giorni utili a provvedere alla definizione del nuovo assetto. L’allenatore Simone Inzaghi vanta, a sua disposizione, un Lautaro ritrovato e un undici che può permettersi di rimpiazzare con giocatori del calibro di Davide Frattesi, il quale ha promesso che rimarrà a Milano accettando di ritagliarsi un ruolo che, però, gli consentirà la continuità indispensabile alla visibilità funzionale all’obiettivo Nazionale.
Così anche le indiscrezioni relative a Arnautovic parrebbero rientrare, con il no secco che la società avrebbe dato alla Roma, il secondo dopo la porta chiusa per Frattesi, pure per l’attaccante. Invece nulla, nulla di più. Se non l’urgenza di mettersi al riparo dall’eventuale e assi probabile partenza di Nicola Zalewski.
- Zalewski-Inter, a che punto siamo
- Tentativo Arnautovic e l'inserimento viola
- La situazione e il ruolo nuovo
- Roma al passato, futuro a Milano
Zalewski-Inter, a che punto siamo
Che Zalewski voglia l’Inter è ormai pacifico. Via Buchanan, anche la società desidera approfittare della situazione favorevole con due idee: prestito con diritto di riscatto a 6-7 milioni o acquisto a 500mila euro per via del contratto in scadenza.
Manca il tempo forse per tradurre questa sua ambizione in realtà, ma non è detta l’ultima parola. Gode della stima del presidente Beppe Marotta, che comunque da dirigente capace di firmare colpi e operazioni brillanti, non mancherà di trovare la quadra per realizzare questo trasferimento al momento opportuno.
La Roma, dalla sua, ha maturato la certezza che i margini per effettuare il trasferimento ci sono. Ma deve rinnovare ed evitare che il giocatore possa arrivare a parametro zero.
Tentativo Arnautovic e l’inserimento viola
Il tentativo per Arnautovic come si inquadra, in questo frangente, soprattutto dopo il fallimentare tentativo di convincere Frattesi e Marotta con alcune contropartite allettanti, come Pellegrini?
Per ora dell’attaccante si sa che si sarebbe mossa anche la Fiorentina, in queste ore, ma sarebbe più un sondaggio che una operazione davvero last second. Vedremo se si tratta di un vero e proprio inserimento nella trattativa con la Roma e se rimarrà separato dall’affare Zalewski.
La situazione e il ruolo nuovo
Legato al club giallorosso per via dell’ambiente e anche del sostegno ricevuto, nei momenti dolorosi affrontati, Nicola aveva maturato un rapporto molto stretto con José Mourinho. Come spesso è accaduto, nella carriera del tecnico portoghese, è stato lui ad intuire le qualità di Nicola come esterno, quando giocava ancora da trequartista.
“Mi è stato vicino quando è morto mio padre, ha creduto in me fin dal primo giorno. Vorrei che tutti gli allenatori avessero la sua personalità. Lo ringrazierò per tutta la vita”.
Roma al passato, futuro a Milano
Con Mourinho era l’intesa perfetta, non si può dire lo stesso peer Ranieri che lo ha impiegato poco anche nella sicurezza forse che fosse ormai pronto a lasciare Roma e la Roma per trasferirsi all’Inter. Zalewski è a caccia di opportunità, Inzaghi lo stima e l’occasione da parte del club nerazzurro potrebbe essere colta in prospettiva.
Certo, dovrebbe accettare di fare panchina, adesso, dietro Dimarco e Carlos Augusto, a destra Dumfries e Darmian, ma il polacco sa giocare su entrambe le fasce e adattarsi come già accaduto. Con l’ambizione di dimostrare la sua versatilità nella squadra che sta impressionando in Europa e concorre al titolo, con il Napoli. Un rimpiazzo ottimo, considerato tutto. Compreso il prezzo e la formula, che lo stesso Marotta sembra considerare allettante.