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Inter, Moratti elogia Simone Inzaghi: nuovo attacco a Antonio Conte

"Probabilmente Conte ha valutato poco e male l'Inter, mentre Inzaghi e Marotta hanno fatto capire che con qualche aggiustamento la rosa era ancora più che valida": questo l'endorsement dell'ex presidente nerazzurro alla gestione di Simone Inzaghi.

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L’Inter ha chiuso il 2021 da squadra dominatrice del calcio italiano.

Merito del semestre da protagonista assoluta sotto la gestione di Antonio Conte, culminato con la conquista dello scudetto numero 19 della storia nerazzurra, ma anche dell’ottima prima parte di stagione vissuta da Simone Inzaghi, che dopo aver ereditato la panchina dal collega ora alla guida del Tottenham tra mille scetticismi sembra essere riuscito a conquistare tutti, non solo grazie alla forza dei risultati.

L’Inter ha infatti chiuso il 2021 con una striscia record di sette partite consecutive senza prendere gol, tutte vinte, e ha già conquistato il primo obiettivo stagionale, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, traguardo atteso da 11 anni e che lo stesso Conte aveva fallito per due anni consecutivi.

Inter, la frecciata di Moratti a Conte

Anche partendo da questo presupposto Massimo Moratti, intervistato da L’Interista, non ha avuto remore nell’ammettere che  il percorso compiuto dallo stesso Inzaghi è stato sorprendente. 

E che la scelta di Conte di dire addio all’Inter dopolacessione di Hakimi è stata vista come una sorta di tradimento

“Probabilmente Conte non aveva trovato più nella società quella risposta per costruire il futuro – il pensiero dell’ex presidente dell’Inter circa la scelta dell’ex allenatore della Juventus -. Non ha sentito quella fiducia, o non hanno risposto alle sue richieste in maniera adeguata. E quindi si è sentito con la possibilità di andarsene e se n’è andato. Ha valutato male l’Inter, perché l’ha valutata troppo poco per quello che invece era”.

Inter, i meriti di SImone Inzaghi secondo Massimo Moratti

L’elogio a Inzaghi è la logica conseguenza, così come della scelta coraggiosa del tecnico piacentino di rimettersi in discussione accettando la pesante eredità:

“Gli addii di Hakimi e Lukaku pensassimo tutti fossero le cause della sua scelta, in realtà poi Inzaghi e Marotta ci hanno fatto capire che con qualche aggiustamento la squadra avrebbe funzionato bene ugualmente. Ha fatto questo passo che gli è andato benissimo, perché adesso è al Tottenham, ma che forse poteva evitare di fare” ha concluso Moratti. 

Inter, Moratti parla del futuro della società

Moratti ha poi parlato anche del futuro della società e della delicata situazione economico-fiinanziaria del club, alla base proprio delle cessioni di Hakimi e Lukaku, dichiarando tutta la propria fiducia nei confronti della famiglia Zhang, senza però sbilanciarsi su un possiible passaggio di proprietà.

“Steven non lo sento da un po’, ma posso dire che gli Zhang hanno sempre fatto di tutto per rispondere al dovere e al rispetto per l’Inter. E tra queste anche la possibilità di guardarsi in giro per capire se ci fosse qualcuno capace di sostenere meglio la situazione. Adesso ci sono le voci di questo gruppo arabo, ma dobbiamo abituarci a sentire certe cose sull’Inter”.

 

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