Dopo anni di forti investimenti e anche di grandi cessioni, l’Inter di Suning si appresta a un vero e proprio cambio di strategia. I soldi, a causa delle pessime gestioni passate e della crisi economica mondiale dovuta alla pandemia di Coronavirus, non ci sono, e di conseguenza i nerazzurri si affideranno quasi in toto alle capacità di Beppe Marotta nello scovare giocatori funzionali a parametro zero, una vera e propria specialità della casa fin dai tempi della Juventus. Se il primo colpo sembra ormai stabilito (il portiere dell’Ajax Andre Onana dovrebbe firmare il contratto a febbraio) c’è ancora molta carne al fuoco.
Il sogno proibito dell’Inter si chiama Lorenzo Insigne
Non è più un segreto ormai, i nerazzurri puntano con decisione sul capitano del Napoli Lorenzo Insigne, il cui contratto con il club partenopeo scadrà nel prossimo giugno. La situazione resta più intricata che mai, ma di giorno in giorno si aprono sempre nuovi spiragli. Lorenzo il Magnifico è molto legato alla squadra della sua città, ma è consapevole anche che, con ogni probabilità, questo sarà l’ultimo grande contratto della propria carriera. Proprio per questo l’offerta di De Laurentiis, alle condizioni attuali, non può essere accettato.
La politica del Napoli sugli Over 30 non concede deroghe, e il patron offre un quadriennali a 3,5 milioni di euro a stagione. Troppo pochi per Insigne, che desidera gli venga riconosciuto il grande contributo dello scorso decennio. Proprio per questo la pista Inter rimane molto calda, anche se per imbastire una vera e propria trattativa ci vorrà ancora molto lavoro.
Da Ginter a Lacazette, l’Inter studia i prossimi colpi
Per rinforzare la squadra, Beppe Marotta sta studiando varie soluzioni a costo zero (si fa per dire dato che è entrato nell’uso comune ma in realtà, anche se il cartellino è a zero vanno registrati gli ingaggi più alti e le commissioni agli agenti). Il più interessante è senza dubbio Matthias Ginter, 27enne titolarissimo del Gladbach, con quasi 50 presenze in Nazionale tedesca. Difensore centrale o terzino all’occorrenza, andrebbe a coprire la possibile partenza di uno tra De Vrij e Skriniar.
Altro nome seguito da vicino è Jesus Corona, centrocampista messicano del Porto già seguito in passato anche dal Milan. Le sue qualità tecniche sono innegabili, e l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport parla di un forte interessamento dei nerazzurri, anche se sembra difficile trovargli una collocazione tattica precisa nel 3-5-2 di Simone Inzaghi, che però già in passato ha dimostrato di saper esaltare giocatori simili.
Un’idea stuzzicante potrebbe invece essere Alexandre Lacazette dell’Arsenal, che quasi sicuramente lascerà Londra per cercare, come Insigne, un posto da titolare e un ultimo grande contratto. Le vicissitudini di Lautaro Martinez, l’età avanzata di Dzeko e la probabile partenza di Alexis Sanchez rendono questa operazione molto interessante.
Beppe Marotta, un mago all’Inter come lo è stato alla Juventus
Tutti questi colpi sembrano fantamercato se non si considera l’abilità dell’AD Beppe Marotta di scovare giocatori perfetti a parametro zero. Senza andare troppo indietro nel tempo quando lavorava per la Sampdoria, basta considerare lo splendido lavoro fatto alla Juventus. I capolavori di Marotta, quelli che forse lo hanno reso più grande, sono stati l’ingaggio di Andrea Pirlo e Paul Pogba senza spendere un centesimo. Pirlo ha fatto vincere quattro Scudetti alla Vecchia Signora, mentre il Polpo ha garantito a Madama una plusvalenza di 100 milioni circa dopo averla portata in finale di Champions League.
Oltre a questi due, mai dimenticare gli ingaggi dei tedeschi Khedira ed Emre Can, dove soprattutto il primo è stato importantissimo per Allegri, almeno fino a che il fisico ha retto.
Infine, già l’Inter ha avuto prova delle abilità di Beppe Marotta quando, lo scorso anno, ha portato a Milano il turco Hakan Calhanoglu dagli acerrimi rivali del Milan. Gli ha fornito un contratto importante, certo, ma l’opera di persuasione è stata soprattutto di Marotta.
Con queste premesse, le operazioni in entrata dell’Inter potrebbero di certo subire una variazione verso i parametri zero, ma i tifosi nerazzurri possono stare tranquilli: la qualità della rosa non ne risentirà.