La decisione di non giocare sabato, quando saranno celebrati i funerali di Papa Francesco, ha prodotto una giornata caotica tra strategie e minacce di azioni legali. Come riferito da Repubblica, l’Inter avrebbe voluto giocare con la Roma solo il 21 maggio, ma tanto i giallorossi quanto De Laurentiis hanno alzato la voce. Alla fine si giocherà domenica alle 15:00.
- Inter-Roma: perché Marotta spingeva per il 21 maggio
- Ma c'è anche un altro motivo dietro la richiesta dell'Inter
- Napoli, muro De Laurentiis: che cosa ha fatto il patron
Inter-Roma: perché Marotta spingeva per il 21 maggio
Il calendario dell’Inter è intasato. D’altronde, in questo convulso finale di stagione i nerazzurri sono ancora in corsa per il triplete. La squadra di Inzaghi giocherà stasera la semifinale di ritorno di Coppa Italia col Milan, a questo punto domenica alle 15:00 la sfida di Serie A con la Roma valevole per la 34a giornata e tre giorni dopo il big match di Champions col Barcellona.
Ecco, lo slittamento della partita con i giallorossi consente ai catalani di godere di un piccolo vantaggio in vista dell’andata della semifinale, dal momento che scenderanno in campo sabato per la finale di Coppa del Re col Real Madrid.
Ma c’è anche un altro motivo dietro la richiesta dell’Inter
Già , se Inter-Roma si fosse disputata nell’unica data libera del 21 maggio, ossia tra la penultima e l’ultima giornata di campionato, gli squalificati Mkhitaryan e Bastoni – indisponibili domenica – sarebbero invece stati arruolabili, perché avrebbero scontato la sanzione contro il Verona.
Insomma, due piccioni con una fava, recita un vecchio ma sempre di moda adagio. Marotta avrebbe infatti annullato il gap col Barcellona e nello stesso tempo avrebbe consegnato a Inzaghi due elementi fondamentali del suo scacchiere tattico per quello che è sulla carta il match più complicato degli ultimi cinque turni dei nerazzurri.
Napoli, muro De Laurentiis: che cosa ha fatto il patron
Chi si è opposto subito all’eventualità di far slittare Inter-Roma al 21 maggio è stato il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il presidentissimo azzurro ha minacciato di passare alle vie legali, se fosse stata accettata la proposta di Marotta. Dopo il ko di Bologna, Lautaro e compagni sono stati acciuffati dai partenopei in vetta alla classifica, per cui d’ora in poi ogni partita può essere decisiva per la corsa scudetto, senza escludere la via del possibile spareggio. La stessa Roma, ancora in lotta per il quarto posto Champions, si è opposta all’ipotesi 21 maggio: affrontare l’Inter con o senza Mkhitaryan e Bastoni cambia tutto.