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Inter-Roma, Mourinho inizia a provocare Inzaghi: la sfida è partita

Il tecnico giallorosso sfida il collega nerazzurro parlando dell'abbondanza della sua rosa e lasciando intendere come il confronto non sia equilibrato

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Vigilia lunga per Inter-Roma. Ad accendere la miccia è stato al solito José Mourinho, anche se stavolta forse non ce n’era assai bisogno dato il caso estivo riguardante Romelu Lukaku col popolo nerazzurro che si prepara ad una “calda” accoglienza per il centravanti belga. Al termine del match di Europa League vinto dai giallorossi contro lo Slavia Praga, il tecnico portoghese ha chiamato in causa il collega Simone Inzaghi invidiandolo, con i suoi consueti toni, per l’abbondanza della rosa a disposizione.

Mou pressa Inzaghi: “Può contare su due squadre”

Più che un commento post-partita quella di José Mourinho al seguito di Roma-Slavia Praga è stata una conferenza di vigilia in vista del prossimo turno di campionato. Un confronto che – a detta del vate di Setubal – è impari: “Si affrontano due squadre completamente diverse, l’Inter ha due squadre, ha giocato martedì, si è potuta riposare, ha due giocatori per posizione e ha tanta benzina in corpo“.

Anche perché i giallorossi, complici gli infortuni, sono costretti a schierare diversi giovani: “Quando vedevo giù i miei che si scaldavano vedevo solo giovani e per me questa è veramente una bella esperienza, una nuova sfida – le parole del tecnico capitolino – . Quando sono sceso negli spogliatoi Cherubini mi ha abbracciato per l’esordio, abbiamo lanciato un ragazzo di San Basilio“.

La “paura” per Lukaku e la differenza col collega nerazzurro

Altro tema di conversazione è naturalmente Romelu Lukaku, ex della gara che non si è lasciato proprio benissimo con il suo vecchio ambiente: “Ora deve riposare, come tutti compreso il sottoscritto – racconta Mourinho -. Ora vado a dormire a Trigoria perché domani c’è allenamento. Romelu deve riposare, stare tranquillo e fare una grande partita domenica. Nell’ultimo minuto ho avuto l’impressione che si fosse infortunato ed ero disperato. Inzaghi non ha queste paure…“.

Qualificazione a un passo in Europa

Insomma, tutti temi che hanno fatto quasi passare in secondo piano la vittoria, peraltro netta, della Roma nei confronti dello Slavia Praga. I giallorossi hanno regolato l’incontro in 17 minuti con le reti di Bove e del già citato Lukaku. Non è durata 90 minuti la prestazione dei capitolini ma Mourinho ha un alibi di ferro per i suoi: “Nella ripresa intensità ed energia si sono abbassate. Siamo in difficoltà in questo senso perchè abbiamo gente che deve giocare sempre e quindi i cali ci stanno“. La classifica del Gruppo F vede ora la Roma saldamente in vetta a punteggio pieno, con i cechi distanziati di tre lunghezze. Un solo punto, invece, per Servette e Sheriff.

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