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Inter, Simone Inzaghi prova a caricare Lautaro nel tunnel ma neanche l’urlo serve: l’argentino ora è un caso

Nelle ultime quattro giornate l'Inter ha segnato la bellezza di 16 gol, ma nessuno porta la firma di Lautaro. I numeri della crisi del capitano e le ricetta di Inzaghi

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il ruggito di campioni d’Italia. L’Inter si regala un Natale con il piede schiacciato sull’acceleratore: contro il Como, infatti, è arrivata la quarta vittoria di fila. E l’Atalanta è sempre lì, a tre lunghezze di distanza. L’urlo di Inzaghi è un dipinto diventato virale tra un tempo e l’altro, ma la scossa a Lautaro non ha sortito effetti: il mal di gol del capitano si aggrava.

Inter, nella cooperativa del gol non c’è spazio per Lautaro

L’Inter sembra essere tornata quella famelica e a tratti ingiocabile della scorsa stagione. Lo raccontano i numeri delle ultime quattro uscite in campionato: dopo il pareggio col Napoli, i nerazzurri le hanno vinte tutte, segnando 16 gol e subendone uno soltanto. Una macchina da guerra.

C’è, però, una differenza sostanziale col recente passato. Se sulla seconda stella è impressa la firma di Lautaro Martinez, capocannoniere dell’ultima Serie A, in questa annata il capitano sta facendo una fatica tremenda. Pensate: il Toro non ha realizzato nessuno dei 16 sigilli della squadra di Inzaghi negli ultimi quattro turni. E le marcature sono soltanto cinque, sei se il discorso viene esteso anche alla Champions.

L’urlo di Inzaghi non è servito: il digiuno continua

Tra il primo e il secondo tempo, sul punteggio ancorato sullo 0-0, Inzaghi ha provato a dare lo scossa a Lautaro nel tunnel di San Siro. “Cinque minuti e segni” ha urlato l’allenatore, pizzicato dalle telecamere. La premonizione del tecnico emiliano si è rivelata giusta a metà. Perché effettivamente l’Inter ha sbloccato subito il match col Como: a segnare, però, non è stato l’argentino ma Carlos Augusto.

Per risalire all’ultimo gol di Lautaro bisogna riavvolgere il nastro al 20 novembre, quando ha regalato tre punti pesanti all’Argentina nella sfida delle qualificazioni ai Mondiali 2026 contro il Perù. L’ultima marcatura con l’Inter, invece, è datata 3 novembre in occasione dell’1-0 al Venezia. Inutile girarci intorno: il sudamericano è un problema.

Le parole di Inzaghi e l’importanza di Lautaro

In questa fase della stagione l’Inter sta riuscendo a sopperire al mal di gol di Lautaro, ma è chiaro che i tanti impegni stagionali richiedono il prezioso contributo dell’ex Racing. A partire dall’imminente Supercoppa Italiana per arrivare alla Champions League, dove i nerazzurri devono provare a raggiungere la qualificazione diretta agli ottavi senza passare dai playoff, alla Coppa Italia e al Mondiale per club.

Inzaghi predica calma e svela cosa ha detto al suo calciatore: “Gli ho detto di stare sereno: i gol li ha sempre fatti e li farà anche quest’anno. In questo momento non è fortunatissimo, ma tornerà a segnare”.

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