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Inter, Zhang esce allo scoperto e prepara il rilancio: mercato e non solo

Il presidente nerazzurro ha parlato all'assemblea straordinaria dei soci smentendo che il club sia in vendita. In arrivo il nuovo sponsor: accordo da 20 milioni. E si profilano due cessioni.

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La stagione 2021-’22 dell’Inter è ufficialmente cominciata con la presentazione di Simone Inzaghi, l’allenatore scelto dalla società per sostituire Antonio Conte.

Il tecnico piacentino ha fatto capolino alla Pinetina con un inevitabile pizzico di emozione, ma durante la sua prima conferenza stampa da tecnico nerazzurro non sono mancate le considerazioni interessanti.

Dalla dichiarazione programmatica circa la volontà di migliorare il rendimento della squadra in Europa, dopo tre eliminazioni consecutive alla fase a gironi di Champions League (solo parzialmente lenite dalla finale di Europa League raggiunta nel 2020) ai concetti chiari espressi in tema di mercato, in particolare riguardo la necessità di rinforzare il reparto degli esterni sguarnito dalla cessione di Achraf Hakimi, ma anche dalla partenza da svincolato di Ashley Young.

Prima di pensare ai volti nuovi che indosseranno la maglia con lo scudetto in bella mostra, tuttavia, in casa Inter incombono tematiche societarie.

Che il momento sia difficile è noto, lo ha ribadito l’ad Marotta durante la presentazione dello stesso Inzaghi e lo dimostra il sacrificio dello stesso Hakimi, al quale ne seguiranno altri, seppur di minor impatto tecnico ed economico, al fine di riuscire a ridurre il costo del lavoro del 15%, come imposto dalla società. A tal proposito sono ormai immimenti gli addii di Radja Nainggolan e Joao Mario: il primo tratta la rescissione con l’Inter per tornare a titolo definitivo al Cagliari, con relativo risparmio dell’ingaggio per i nerazzurri al netto della buonuscita, mentre il portoghese è conteso da Benfica e Sporting.

Intanto, però, il presidente Steven Zhang ha preso la parola durante l’assemblea straordinaria dei soci per smentire seccamente le voci uscite nelle ultime settimane circa l’imminente vendita del club da parte di Suning

Tali voci erano state rafforzate dall’ufficializzazione della cessione da parte di Suning del 17% delle sue quote a un gruppo di investitori con al proprio interno colossi dell’economia cinese, come Alibaba.

Ebbene, Zhang ha ribadito come l’Inter non rientri tra gli asset in dismissione e che l’impegno dell’azienda per il club non cambierà, come del resto dimostrato dall’operazione messa in piedi con il fondo statunitense Oaktree, dal quale è arrivato il famoso prestito ponte di 275 milioni di euro necessario per coprire la pesante contrazione dei ricavi causata dalla pandemia di Coronavirus, ma anche per programmare il futuro con discrete ambizioni.
 
L’Inter quindi non è in vendita e affronterà la stagione che va ad iniziare con l’obiettivo minimo di entrare in Champions League e con la speranza che la riapertura di San Siro con i relativi introiti permetta di vedere la luce sul piano societario cancellando le recenti sofferenze societarie.

In tal senso una buona notizia può arrivare dall’accordo in dirittura d’arrivo con il main sponsor destinato a sostituire Pirelli: dovrebbe trattarsi di Socios.com, piattaforma di fan engagement statunitense.
 

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