Ci è voluto un super Gigi Donnarumma per riportare in Italia il trofeo dell’ Europeo 53 anni dopo il primo e unico successo ottenuto dalla Nazionale del c.t. Valcareggi .
L’ex portiere del Milan si è superato parando i rigori di Sancho e Saka i cui errori dal dischetto, assieme a quello di Rashford , hanno condannato la formazione inglese all’ennesima bruciante delusione della propria storia calcistica.
Oltre però ai tuffi vincenti di Donnarumma , per non saper né leggere né scrivere, in casa Italia ci si è anche aggrappati alla scaramanzia .
Sul rigore decisivo del giovane alfiere dell’Arsenal infatti, il capitano azzurro Giorgio Chiellini nelle fasi immediatamente precedenti alla battuta ha utilizzato un termine molto particolare per evocare la malasorte .
Come rivelato nelle interviste fatte successivamente alla vittoria del titolo continentale , il difensore italiano ha urlato in maniera piuttosto distinta “ Kirikocho ”, parola il cui significato e potere evocativo sono legati a una figura argentina dai connotati leggendari.
Kirikocho infatti era un appassionato tifoso dell’ Estudiantes che però, secondo tutti, non faceva che portare sfortuna alla squadra visto che, ogni qualvolta si presentava agli allenamenti, qualcuno rimediava un doloroso infortunio .
Carlos Bilardo allora, allenatore all’epoca della rinomata squadra argentina, decise di sfruttare i suoi “poteri” pagandolo per andare a seguire tutte le squadre rivali e così, a fine anno, l’Estudiantes poté esultare per la vittoria del campionato rendendo di fatto Kirikocho un vero portatore di sfortuna.
Da quel momento, attraverso un veloce passaparola dal Sud America, la parola è diventata d’uso comune anche nel calcio europeo per invocare la malasorte. Negli ultimi anni, per rimanere agli episodi più celebri, è stata usata da Capdevila prima del rigore (sbagliato) di Robben nella finale Mondiale del 2010 e dal portiere Bono del Siviglia contro Haaland in un rigore della Champions League di quest’anno.
Agli Europei invece è toccato a Chiellini invocare il personaggio menagramo il cui sortilegio, assieme alle parate di Donnarumma, ha evidentemente sortito il suo effetto ancora una volta.