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Italia, la scelta di Gravina sul dopo Mancini: Spalletti preferito a Conte e Ranieri

Il presidente della Figc ha rivelato che quella del tecnico toscano non è stata una soluzione immediata: per il ruolo di c.t. valutati anche l’allenatore salentino e il veterano del Cagliari

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Luciano Spalletti non è stata una soluzione immediata per il ruolo di c.t. dell’Italia dopo l’addio di Roberto Mancini: lo ha rivelato il presidente della Figc Gabriele Gravina, spiegando che per arrivare in Nazionale il tecnico toscano ha battuto la concorrenza di Antonio Conte e Claudio Ranieri.

Italia, i tre candidati di Gravina dopo l’addio di Mancini

Dopo la separazione da Roberto Mancini, la Figc non ha immediatamente pensato a Luciano Spalletti come soluzione per il ruolo di nuovo commissario tecnico dell’Italia. Lo ha rivelato il presidente Gabriele Gravina nell’intervista concessa oggi ad Avvenire, affermando che il tecnico toscano è stato in ballottaggio con almeno altri due allenatori italiani dalla lunga carriera: Antonio Conte e Claudio Ranieri.

Italia, le ipotesi Conte e Ranieri per sostituire il c.t. Mancini

“C’erano diverse ipotesi, a partire da Antonio Conte – ha dichiarato Gravina ad Avvenire, parlando della sostituzione di Mancini come c.t. della Nazionale -. Claudio Ranieri mi ha scritto un bellissimo messaggio. Tutti sanno che io adoro lo ‘stile Ranieri’, tecnico eccellente, uomo paterno, carismatico e coinvolgente, ma aveva un impegno con il Cagliari”.

Italia, Gravina e la scelta di Spalletti

Alla fine, però, Gravina ha optato per Spalletti, reduce dallo straordinario successo in campionato con il Napoli. “Visto che si era liberato il tecnico campione d’Italia quale prospettiva migliore se non lui? Luciano Spalletti è un grande motivatore – ha proseguito il presidente della Figc -, uno che ama il ‘bel calcio’ che è quello che gli italiani vogliono. E poi mi hanno sorpreso due aspetti che comunque sospettavo: la grande umanità che abbiamo visto anche nella festa annuale che organizza a Montaione in memoria del fratello scomparso, e poi la sua totale dedizione al lavoro, quasi maniacale, di chi interpreta il ruolo del c.t. come quello dell’allenatore di club. I ragazzi della Nazionale se lo vedono arrivare agli allenamenti nelle loro squadre e con un’app li segue a distanza, dandogli consigli e indicazioni utili per farsi trovare sempre pronti ad ogni convocazione”.

Gravina: solo due città da scegliere per gli Europei 2032

Nell’intervista Gravina ha anche illustrato il piano della Figc per gli Europei del 2032 che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. La Federazione dovrà scegliere 5 città in cui ospitare l’evento. “Tre sedi, Milano, Torino e Roma sono già a posto – ha dichiarato Gravina -, ma tutti sanno che Firenze sta partendo, Bari e Napoli sono interessate, Cagliari e Bologna sono due realtà molto avanti. Questi Europei devono funzionare da ‘elettrochoc nazionale’. Cinque saranno le sedi, ma il traino prevede scenari futuri con una Serie A che nel 2032 potrebbe contare su almeno 10 stadi di proprietà e allora sarebbe davvero un’altra Italia”.

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