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Italia-Macedonia del Nord, Jorginho cancella i brutti ricordi e sottolinea le differenze tra Spalletti e Mancini

Jorginho vuole riprendersi la nazionale italiana, il centrocampista italo-brasiliano protagonista della vittoria dell’Europeo punta la Macedonia del Nord e torna a parlare del rigore sbagliato che costò la qualificazione Mondiale

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un momento di crisi, cominciato forse proprio con la maglia della nazionale, ma ora Jorginho vuole riprendere il suo posto nel centrocampo azzurro. L’anno dell’Europeo, il 2021, è stato quello di gloria per l’ex centrocampista del Napoli ora all’Arsenal. Ma da quel momento parecchie cose hanno preso una direzione sbagliata. Ora però con Spalletti alla guida della nazionale è arrivato il momento di tornare e di riprendere il discorso azzurro come ha confermato lo stesso italo-brasiliano nel corso della conferenza stampa di Coverciano.

Le differenze tra Spalletti e Mancini

Mancini è stato l’allenatore che ha messo Jorginho al centro del progetto Italia affidandogli le chiavi della squadra, ora tocca al brasiliano riuscire a convincere anche Spalletti.

Non mi piace molto fare comparazioni però sono due allenatori con grande esperienze. Sono entrambi molto sinceri e schietti con me. Credo che sia una cosa molto importante. A me chiedono di fare quello che vedono nelle mie caratteristiche e quello che posso dare alla squadra. Dal punto di vista del gioco credo che entrambi gli allenatori vogliano proporre un bel calcio, di possesso palla e di belle giocate.

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Il nuovo Jorginho

Dopo una crescita esponenziale cominciata ai tempi di Napoli e poi proseguita nel Chelsea e nella nazionale, Jorginho ha dovuto affrontare anche un momento difficile da cui però sembra venuto fuori più forte. “Sono cresciuto tanto a livello di campo e di esperienza in questi due anni. Ho cambiato squadra, allenatore, quindi ho più informazioni. Ho capito ancora di più il gioco e come competere che non vuol dire solo giocare bene. Radio Jorginho? La radio è sempre stata accesa magari le giocate sono venute un po’ meno. L’obiettivo è sempre stato quello di aiutare, mai in maniera negativa ma sempre positiva. Ho cercato di dare sempre forza. Se ci sono critiche vanno sempre fatte per il miglioramento“.

Italia-Macedonia all’Olimpico: “il luogo del delitto” per Jorginho

Quella di venerdì non è una partita come tutte le altre per l’italo-brasiliano che torna all’Olimpico dove il suo rigore sbagliato contro la Svizzera è probabilmente costato all’Italia la qualificazione ai Mondiali in Qatar. Ma per il centrocampista si torna senza paura.

Il rigore se capita e tocca a me non mi tirerei assolutamente indietro, sarei pronto per aiutare. Ma non sta a me decidere. Giocare all’Olimpico è sempre bello, speriamo sarà pieno, non vedo l’ora. Io non ho nessun tipo di ansia, zero.

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