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Italia-Macedonia del Nord 5-2, Spalletti: "Grande reazione dopo il 3-2. Jorginho resta un rigorista speciale"

Il tecnico si prende i tre punti ed elogia il carattere e la prestazione della squadra: "Abbiamo fatto bene per 90'', ci sta di rilassarsi un attimo sul 3-0"

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Le cose facili non piacciono all’Italia, e tantomeno a Luciano Spalletti. Che a fine gara può tirare un sospiro di sollievo, pensando ai 7′ di tensione e paura che hanno accompagnato gli Azzurri tra la rete del 3-2 di Atanasov (decisiva però la deviazione di Acerbi, che ha messo fuori causa Donnarumma) e la stoccata mancina di Raspadori che ha ricacciato indietro i fantasmi, ancor prima del sigillo finale di El Shaarawy.

Lunedì con l’Ucraina a Leverkusen basterà un pari per staccare il pass diretto per Euro 2024, anche se l’inopinato calo di concentrazione mostrato nella seconda parte della gara dell’Olimpico non lascia dormire sonni tranquilli.

Italia-Macedonia del Nord: Spalletti loda la reazione

Si prende qualche minuto di riflessione Spalletti, ma ai microfoni RAI non nasconde la soddisfazione sia per la prestazione offerta dalla squadra, sia per il risultato rotondo acquisito.

“Secondo me abbiamo fatto bene per tutti i 90′. Purtroppo succede ogni tanto di ritrovarsi a fare i conti con partite nelle quali, proprio quando il risultato sembra ormai acquisito, si finisce per abbassare un po’ la tensione e lottare meno sulla palla. Poi sapevamo che sui calci piazzati eravamo un po’ più bassi rispetto ai loro saltatori, e non a caso dopo aver preso gol su calcio d’angolo la Macedonia del Nord ha capito che poteva metterci in difficoltà e ha lanciato qualche pallone in più in area di rigore. Il secondo gol è stato davvero frutto di una casualità, ma quel punto ti incasina tanto a livello psicologico, e per questo dico che va messa in risalto la reazione avuta dalla squadra dopo il 3-2″.

Finalmente la goleada: “Fatto un passo in avanti notevole”

Le 5 reti segnate rappresentano una bella iniezione di fiducia per una squadra che nel recente passato ha sempre avuto difficoltà a trovare con continuità la via del gol.

“Una cosa che ho notato subito, sin dal giorno del mio arrivo, è che abbiamo la qualità di riuscire ad arrivare spesso e volentieri davanti alla porta. Quando si tiene conto delle palle gol avute andrebbero contate anche le occasioni create e che non hanno trovato sbocchi negli ultimi metri, ma in generale mi sento di poter dire che sotto questo aspetto, così come quello del gioco, abbiamo fatto un passo in avanti notevole“.

Fiducia in Jorginho rigorista: “E’ stato bravo il portiere”

Non manca una chiosa finale su Jorginho, che come Spalletti aveva predetto alla vigilia del match s’è preso la responsabilità di andare sul dischetto, pur commettendo il quarto errore consecutivo dopo quelli nella finale di Wembley con l’Inghilterra a Euro 2020 e i due errori (uno proprio all’Olimpico, ma nella porta opposta) contro la Svizzera.

“Io dico che andrebbero fatti i complimenti al portiere che gli ha fatto credere di essere già pronto ad andare dall’altra parte, invece è rimasto in equilibrio e così facendo è riuscito a prendere il pallone. Jorginho forse credeva di averlo spiazzato e per questo non ha angolato molto la conclusione, ma rimane un rigorista speciale e questo errore non cambia nulla”.

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