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Pagelle Italia-Macedonia del Nord 5-2: Chiesa devastante, Raspadori risolve problemi. Fischi a Zaniolo

Top e flop della partita Italia-Macedonia del Nord, valida per le qualificazioni europee: agli azzurri di Spalletti basterà un pareggio contro l'Ucraina nella sfida di lunedì a Leverkusen

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E ora, basterà un pareggio lunedì sera contro l’Ucraina per staccare il pass europeo. Il che non vorrà dire che sarà facile, sebbene il teatro sarà Leverkusen e non Kiev: fatto sta che l’Italia di Spalletti, per almeno un’ora, ha dimostrato una sicurezza nei propri mezzi che fa ben sperare. Macedonia del Nord annichilita nel primo tempo, ma il calo avvenuto nella ripresa, sia fisico che psicologico, ha messo a rischio la partita. Fino al gol di Raspadori, che ha rimesso le cose a posto.

Italia-Macedonia del Nord, la chiave della partita

La consegna tattica è chiara: cercare subito gli esterni d’attacco per allargare la difesa macedone e lasciare spazio agli inserimenti di Barella e Dimarco in particolare. Il piano gara funziona, anche perché la manovra è sostenuta dalle verticalizzazioni di Jorginho, dalla verve di Chiesa e Berardi, e dall’intraprendenza dell’esterno mancino dell’Inter. La Macedonia del Nord ci mette del suo, aspettando con il baricentro basso per tutto il primo tempo, ma gli azzurri sono bravi a far viaggiare velocemente il pallone. In particolare, il movimento di Raspadori è determinante: non dà mai punti di riferimento, è bravo sia ad attaccare la profondità che a dialogare con la squadra. E quando lo fa, gli esterni si buttano dentro.

Rivivi le emozioni di Italia-Macedonia del Nord

Cosa ha funzionato nell’Italia

Gran pressione del primo tempo, recupero palla rapidissimo, esterni offensivi molto presenti anche in fase di difesa. Per almeno un’ora ha funzionato praticamente tutto, nell’Italia che ha stordito la Macedonia del Nord. In particolare, la voglia di sacrificarsi e di aiutare il compagno, virtù che si era un po’ persa negli ultimi tempi. Ed ha convinto anche la voglia di continuare ad attaccare sia dopo il rigore fallito da Jorginho, sia dopo il gol del 2-3 di Atanasov.

Cosa non ha funzionato nell’Italia

Il primo gol di Atanasov ha messo in mostra un’intesa non proprio automatica tra i due centrali, Acerbi e Gatti, e Donnarumma. Ma in generale, la squadra nel secondo tempo si è allungata in maniera preoccupante, e l’intensità mentale è calata vistosamente. Per fortuna il gol di Raspadori ha scacciato le paure, ma questi momenti di black-out si pagano cari soprattutto contro avversari più quotati.

Le pagelle dell’Italia

  • Donnarumma 5,5 – Supera Zenga nella classifica delle presenze, davanti a lui solo Zoff e Buffon. Eppure, in occasione del gol, è forse in ritardo sul colpo di testa di Atanasov. Incolpevole sul secondo gol, non ha altre occasioni per rifarsi.
  • Darmian 6,5 – Bravo a chiudere Elmas in avvio, e soprattutto nel trovare il gol del vantaggio azzurro. Spinge con moderazione
  • Gatti 6 – Non viene pressato in avvio azione, qualche buona chiusura e uscite palla al piede. Determina il rigore, non esente da colpe sul gol macedone
  • Acerbi 5,5 – Condivide con Gatti qualche colpa sul gol, sfortunato sulla deviazione che causa il secondo gol
  • Dimarco 7 – Viene molto a giocare dentro il campo sovrapponendosi internamente per lasciare l’esterno a Chiesa. Quando lo juventino esce, torna padrone della fascia anche in fase offensiva e piazza l’assist per El Shaarawy
  • Barella 5,5 – Sempre frenetico, a volte impreciso nei suggerimenti. Lascia spazio al secondo gol della Macedonia con una pressione non troppo convinta
  • Jorginho 6,5 – Torna in Nazionale dopo cinque mesi, si mostra subito leader in mezzo con alcuni suggerimenti interessanti in verticale, nonostante la marcatura dedicata di Bardhi. Ma quel rigore, quel maledetto rigore: è il quarto fallito di fila, considerando anche quello nella finale con l’Inghilterra (61′ Cristante 6 – Cerca di dare pressione in un momento molto delicato della parita).
  • Bonaventura 6 – Bel fraseggio con Chiesa al quarto d’ora: dal suo lato imperversano lo juventino e Dimarco, lui arretra fin quasi sulla linea di Jorginho: non spinge molto ma gioca con la solita grande intelligenza. Sbaglia però in maniera clamorosa il gol del possibile 4-1 (61′ Frattesi 6 – Si cala subito nel clima partita)
  • Berardi 5,5 – Ha il sinistro caldo, viene cercato spesso con i cambi di gioco. Bravo nei tocchi, ma non arriva mai alla conclusione e perde qualche pallone di troppo. Tra questi, quello da cui scaturisce il secondo gol della Macedonia (76′ El Shaarawy 6 – Si toglie la soddisfazione del gol)
  • Raspadori 7 – Peccato per quel gol annullato, si rifà con l’assist per Darmian e con altre buone giocate in cui mostra tutto il repertorio della prima punta. Fino al gol del 4-2 che scaccia via i fantasmi (90′ Scamacca sv)
  • Chiesa 7,5 – Toccato subito duro, mostra brillantezza nel suo vecchio ruolo di esterno d’attacco: conclude e serve assist interessanti, trova un grande gol per il raddoppio, bravo e fortunato sul 3-0. (61′ Zaniolo 6 – Accolto dai fischi dell’Olimpico, che ne sottolineano ogni giocata. Lui prova qualche spunto senza troppa fortuna)
  • Ct. Spalletti 6,5 – Recupero palla alto, combinazioni veloci, repentini cambi di gioco: la sua Italia almeno per un’ora funziona brillantemente, poi si pianta e si allunga lasciando campo alla Macedonia. Il suo alfiere Raspadori gli toglie le castagne dal fuoco.

Top e flop Italia

  • Il top: Chiesa – Migliore in campo, nonostante il fallo subito in avvio che fa sudare freddo in particolare i tifosi della Juventus. Due gol (anche se sul secondo è stata decisiva una deviazione), tante giocate di rilievo. In quella posizione è devastante.
  • Il flop: Berardi – Sembra brillante in avvio di partita, e viene cercato molto dai compagni. Cala alla distanza, e perde qualche pallone di troppo “innescando” l’azione del secondo gol macedone

Italia-Macedonia del Nord, il tabellino

ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco, Barella, Jorginho (17′ st Cristante), Bonaventura (17′ st Frattesi), Berardi (32′ st El Shaarawy), Raspadori (45′ st Scamacca), Chiesa (17′ st Zaniolo). (12 Provedel, 21 Carnesecchi, 2 Lazzari, 5 Mancini, 6 Buongiorno, 19 Politano, 23 Cambiaso). All: Spalletti
MACEDONIA DEL NORD (3-4-3): Dimitrievski, Manev (1′ st Ashkovski), Serafimov, Musliu, Dimoski, Elezi (19′ st Alimi), Ademi (1′ st Atanasov), Bardhi, Elmas (29′ st Churlinov), Miovski (1′ st Ristovski), Alioski. (12 Aleksovski, 22 Shiskovski, 2 Iljazovski, 13 Mitrovski, 16 Babunski, 20 Daci, 23 Todoroski). All: Milevski
ARBITRO: Zwayer (Ger)
RETI: nel pt 17′ Darmian, 40′ e 47′ Chiesa. Nel st 7′ e 29′ Atanasov, 37′ Raspadori, 49′ El Shaarawy.
NOTE: Recupero: 3′ e 6′ Calci d’angolo: 6-2 per l’Italia Note: ammoniti Zaniolo, Churlinov, Ashkovski, Ristovski, Serafimov, Acerbi per gioco falloso. Jorginho ha sbagliato un rigore (parato) al 39′ pt. Spettatori: 55mila circa

Pagelle Italia-Macedonia del Nord 5-2: Chiesa devastante, Raspadori risolve problemi. Fischi a Zaniolo

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