Pisilli e Maldini, eccoli qui i volti nuovi dell’Italia che si appresta ad affrontare il doppio impegno di Nations League contro Belgio (10 ottobre) e Israele (14). Le ultime due scommesse di Spalletti portano in dote freschezza e la voglia matta di far bene. Idoli, aspettative, sogni: Niccolò e Daniel si presentano.
- Italia, Pisilli e il sogno di essere il nuovo Totti
- La confessione di Pisilli: ecco in cosa deve migliorare
- Un altro Maldini in Nazionale: l'idolo del figlio d'arte
Italia, Pisilli e il sogno di essere il nuovo Totti
Lanciato per la prima volta da Mourinho con tanto di gol in Europa League, responsabilizzato da De Rossi e apprezzato anche da Juric. A 20 anni Pisilli ha conquistato proprio tutti, Spalletti compreso. “Voglio dimostrare di poter stare qui” ha detto in conferenza stampa il giovane centrocampista della Roma a due giorni dalla sfida di Nations League col Belgio.
Niccolò ha le idee chiare e un sogno nel cassetto che rimanda direttamente al capitano per antonomasia: Francesco Totti. “Sono un tifoso della Roma. E mi piacerebbe fare un’intera carriera lì”. In realtà, i sogni sono due. Già, perché “vorrei giocare un Mondiale”. Che è poi la speranza di tutti gli italiani, dopo le ultime due drammatiche esclusioni.
La confessione di Pisilli: ecco in cosa deve migliorare
La chiamata di Spalletti certifica i progressi del classe 2004, che, però, è ben conscio di dover crescere ancora. “Non mi aspettavo di far parte di questo gruppo, l’ho scoperto dalle pre convocazioni: è qualcosa di bellissimo. Ho bisogno di migliorare nei contrasti fisici, devo mettere struttura e ci sto lavorando”.
Non solo calcio nella sua vita. Pisilli non ha abbandonato gli studi, tutt’altro. “Studio Scienze della comunicazione, il giornalismo mi affascina. Ma preferisco giocare”. Oggi calciatore, magari tra tre lustri passerà dall’altro lato della barricata.
Un altro Maldini in Nazionale: l’idolo del figlio d’arte
Di padre in figlio, senza dimenticare nonno Cesare. Daniel è l’ultimo dei Maldini a indossare la maglia azzurra. “La convocazione è arrivata nel momento perfetto. E io spero di dare un a mano a questa Italia che ha una qualità incredibile” rivela l’attaccante del Monza.
“Il mio idolo? Kakà. Mi piaceva vederlo, ma non gli ho mai chiesto come fregare i difensori”. Invece il calciatore che più lo ha impressionato in Serie A è “Dybala, per i movimenti che fa”. Sul ruolo: “In attacco mi va bene tutto. Forse trequartista meglio, a sinistra o a destra”.