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Italia ripescata ai Mondiali, l'Ucraina chiede alla FIFA l'esclusione dell'Iran. I tifosi sperano

Nuovo capitolo sulla vicenda Iran: anche l'Ucraina si appella alla FIFA perché la nazionale venga esclusa dal torneo a pochi giorni dall'avvio ufficiale di Qatar 2022

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Una manciata di giorni e poi sarà Mondiale, fino a dicembre e in un Paese che scopre forse quel calcio osannato e quasi mitologico per la prima volta. Qatar 2022 sarà un evento dalle proporzioni epocali, numeri e record rivedibili come insegna ogni occasione similare con il rammarico peer l’Italia e gli azzurri di Roberto Mancini di quell’obiettivo perso, buttato nell’inconsistenza contro la Macedonia del Nord.

A tenere banco, ancora oggi, è però il ricorso della Federcalcio ucraina che ha rivolto un appello ufficiale alla FIFA perché escluda la nazionale iraniana. Da due mesi, l’Iran è attraversato da un moto di protesta in rivendicazione dei più elementari diritti civili che aveva già mosso con una richiesta un gruppo consistente di rappresentanti della società e che ha preceduto l’atto di cui si è resa protagonista anche l’Ucraina. I tifosi azzurri ci sperano, ma l’eventualità che ciò investa anche l’Italia è assai remota.

Le accuse dell’Ucraina e la richiesta di escludere l’Iran

L’Iran è stato accusato di aver fornito armi alla Russia per aiutarla nel continuare l’invasione dell’Ucraina e di aver violato contemporaneamente diversi articoli dello statuto della FIFA sui diritti umani e sulla lotta alla discriminazione.

La nota ufficiale riporta quanto segue, in merito a questa dolorosa pagina di storia e di calcio che incide, solo di riflesso sull’auspicato ripescaggio dell’Italia ai Mondiali come auspicato all’epoca della vicenda Ecuador e del ricorso del Cile:

“Tenendo conto delle informazioni dei media sulle manifestazioni sistematiche delle violazioni dei diritti umani in Iran che potrebbero violare i principi e le norme della Carta della FIFA.

Tenendo conto anche della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’imposizione di sanzioni all’Iran e il presunto coinvolgimento dell’Iran nell’aggressione militare della Federazione Russa contro l’Ucraina, ci appelliamo alla FIFA con la proposta di considerare la questione dell’esclusione della nazionale iraniana dalla Coppa del Mondo FIFA 2022″, la traduzione del testo.

Una richiesta della quale la FIFA e il suo presidente, Gianni Infantino, dovranno tener conto e formulare una risposta altrettanto formale. Con non pochi problemi.

Fonte: ANSA

L’appello del presidente dello Shakthar

Questo appello arriva pochi giorni dopo che il presidente dello Shakhtar Donetsk, Sergei Palkin, aveva anche richiesto che l’Iran venisse bandito dai Mondiali e sostituito dall’Ucraina, che aveva perso lo spareggio contro il Galles. E ciò a seguire di quanto già illustrato a suo tempo, quando sui social era stata condivisa e sostenuta la volontà e la domanda di escludere l’Iran dal torneo, in segno di rispetto dei diritti umani violati dalla morte assurda di Misha Amini, divenuta un simbolo del movimento che si è riacceso nel Paese per ribadire diritti fondamentali e inviolabili, ai sensi del diritto internazionale e ribadito nello Statuto dell’Onu come il diritto all’istruzione.

Il numero uno dello Shakhtar, club allenato in precedenza anche dal nostro Roberto De Zerbi oggi al Brighton, ha usato immagini e parole spietate per descrivere la situazione che interessa oggi la situazione:

“Facilitare la partecipazione dei terroristi ai Mondiali è politica. È ora di porre fine a una tale politica. Questa sarà una decisione giusta che dovrebbe attirare l’attenzione di tutto il mondo su un regime che uccide le sue persone migliori e aiuta a uccidere gli ucraini”.

Italia ripescata ai Mondiali: le speranze concrete

Ad ora, ma non è escluso che vi siano risvolti a breve, l’Iran compare nel tabellone dei Mondiali in Qatar: la FIFA, se vorrà e potrà rispondere, dovrà farlo in tempi ragionevoli per evitare che l’evento possa subire ritardi e, soprattutto, suscitare polemiche in merito a provvedimenti che susciterebbero imbarazzo o ulteriori controversie anche solo nel dibattito pubblico sui media.

La nazionale iraniana si è guadagnata la fase finale arrivando prima nel proprio girone, qualificandosi sul campo e affronterà l’Inghilterra nella partita di apertura della Coppa del Mondo il prossimo 21 novembre, per poi giocare contro il Galles e gli Stati Uniti.

Uno status quo che difficilmente, a questo punto, la FIFA e Infantino potrebbero sovvertire a favore dell’Ucraina, che ha seguito l’appello del gruppo che ha per primo esplicittao la richiesta, o di qualunque altra nazione aspirasse a un ripescaggio in extremis, come fu per l’Italia per il ricorso contro l’Ecuador.

Ripescaggio Italia Qatar 2022: i social scatenati

I social, a questo proposito, si sono letteralmente scatenati negli ultimi due giorni: sono in molti infatti a volere il ripescaggio dell’Italia campione d’Europa in carica. Un sogno dopo la clamorosa sconfitta di Palermo contro la Macedonia del Nord che ha segnato, di nuovo, il clamoroso addio azzurro ai Mondiali.

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