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Italia ripescata ai Mondiali, una lettera di denuncia alla FIFA sull'Iran riapre uno spiraglio

L'indiscrezione vorrebbe possibile l'esclusione dell'Iran dopo quanto accaduto in queste ultime settimane e a seguito di una lettera inviata alla FIFA: a poche settimane dal Mondiale in Qatar 2022 si può sperare?

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Per rianimare le flebili speranze dei tifosi della Nazionale a poche settimane dall’avvio dei Mondiali in Qatar di una partecipazione degli Azzurri, è stato sufficiente una lettera ufficiale alla FIFA, un comunicato in merito alla formale richiesta di esclusione per l’Iran, finita nel girone B con Inghilterra, Galles e Stati Uniti.

Una situazione che ha solleticato la fantasia degli appassionati che non si rassegnano a non vedere gareggiare l’Italia del ct Roberto Mancini e auspicano che questa eliminazione, a posteriori, possa tradursi in un ripescaggio degli azzurri. Eventualità improbabile, al momento.

Italia ripescata ai Mondiali: l’Iran sotto accusa

Le deboli aspettative scaturiscono da un antefatto che ha il suo valore, sia a livello tecnico sia formale: un prestigioso studio legale, dopo la querelle sulla nazionalità di Byron Castillo e dell’Ecuador, ha inviato alla FIFA una lettera, a nome di una sorta di comitato formato da ex e attuali figure di spicco dello sport iraniano. Nella missiva c’è la richiesta esplicita di sospendere la Federazione iraniana (FFIRI), vietandole dunque di partecipare ai Mondiali in Qatar, dopo quanto verificatosi in Iran e contro cui si è espressa la comunità internazionale a sostegno dei diritti civili. Un’esortazione che ha le sue ripercussioni anche lato FIFA, in quanto sarebbe stato violato lo statuto e i regolamenti della FIFA stessa.

La lettera alla FIFA contro la partecipazione dell’Iran

Il contenuto della missiva è molto toccante e crudo al tempo stesso, davvero spietato tanto quanto la repressione in atto in Iran nei riguardi delle manifestanti e dei manifestanti, che stanno chiedendo il rispetto dei diritti civili in primis il diritto all’istruzione:

“La brutalità e la belligeranza dell’Iran nei confronti del proprio popolo hanno raggiunto un punto critico, necessitano una dissociazione inequivocabile e ferma dal mondo del calcio e dello sport”. “L‘astinenza storica della FIFA dai pantani politici è stata spesso tollerata solo quando quelle situazioni non si trasformano in metastasi nella sfera calcistica… Il calcio, che dovrebbe essere un luogo sicuro per tutti, non è uno spazio sicuro per le donne e nemmeno per gli uomini. Alle donne è stato costantemente negato l’accesso agli stadi in tutto il Paese e sistematicamente escluse dall’ecosistema del calcio in Iran, il che è in netto contrasto con i valori e gli statuti della FIFA”.

In merito alla condizione femminile, i passaggi sono chiari:

“Se le donne non sono ammesse negli stadi in tutto il paese e la Federcalcio iraniana sta semplicemente seguendo e applicando le linee guida del governo, non possono essere viste come un’organizzazione indipendente e libera da qualsiasi forma o tipo di influenza. Questa è una violazione dell’articolo 19 dello statuto FIFA. La FIFA non dovrebbe consentire la partecipazione di un Paese che perseguita attivamente le sue donne, atleti e bambini solo per il fatto che esercitano i loro diritti umani più elementari”.

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Le indiscrezioni sul ritorno in pista dell’Italia

Questa lettera potrebbe avere valenza nel quadro di un possibile ripescaggio dell’Italia in extremis, considerando i tempi stabiliti nei quali si disputerà il prossimo Mondiale? Secondo quanto riferisce, ad esempio, Giulio Mola – esperto di calciomercato e giornalista – l’indiscrezione sarebbe montata nel corso delle ultimissime ore e vi sarebbe qualche spiraglio in tal senso da valutare.

Ci sarebbero, poi, i fatti ovvero l’ammonimento da parte della FIFA in precedenza per il trattamento spesso riservato alle donne e alla possibilità concreta di vederle gareggiare in Iran, ma nulla di più. Sanzioni formali che non hanno mai avuto traduzione in un’esclusione da tornei e competizioni e che avrebbe dunque un inizio con il Qatar e a poche settimane dall’inizio delle partite.

Le flebili speranze del ct Roberto Mancini

Altro capitolo, importante se non decisivo, sono le norme: il regolamento infatti parla chiaro e in caso di assegnazione di una wild card per la sostituzione di una nazionale, sarebbe scelta una rappresentativa della stessa confederazione di quella esclusa, cosa che venne esplicitata e approfondita già in passato quando sembrava probabile il ripescaggio per l’Italia. In quel caso furono Evelina Christillin e altri dirigenti a sottolineare l’ardire di quell’ipotesi accarezzata dallo stesso Roberto Mancini.

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