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Italia-Spagna, Mancini: “Chiesa non può giocare come prima punta”

Il tecnico dell'Italia Roberto Mancini presenta la sfida con la Spagna, ma mette in chiaro fin da subito il ruolo perfetto per Federico Chiesa.

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Domani sera la nazionale guidata da Roberto Mancini scenderà in campo per la semifinale di Nations League contro la Spagna di Luis Enrique . La sfida con le Furie Rosse è un remake della semifinale di Euro 2020 , nella quale gli Azzurri si imposero ai calci di rigore dopo l’1-1 dei 120 minuti coi gol di Federico Chiesa al 60′ e di Alvaro Morata all’80’. Le due formazioni sono praticamente le stesse vista la poca distanza tra le due partite, e l’ Italia ha tanta voglia di proseguire nella magica estate di sport che ancora ci sta accompagnando.

Mancini inizia la conferenza parlando dei giovani nella nostra Serie A:

“All’estero i ragazzi giovani giocano prima, gli danno più possibilità di sbagliare e poi dopo un paio d’anni si trovano con giocatore pronti. C’è un po’ di differenza con l’ Italia, questo sì. I ragazzi giovani stanno facendo bene. Tonali per dire, sta facendo un grande campionato, ce ne sono altri che stanno giocando e sono in Under 21 . Già che giochino e possono avere spazio è sicuramente buono, la speranza è che continuino a giocare”.

Alcuni problemi di formazione per gli Azzurri , che contro la Spagna non avranno a disposizione i due centravanti titolare di Euro 2020 , cioè Andrea Belotti e Ciro Immobile . Sarà dunque il turno di Kean e Raspadori di affrontare la Spagna , una partita nella quale all’ Europeo abbiamo davvero sofferto:

“Noi abbiamo un po’ di problemi, ci mancano i due centravanti dell’ Europeo che per problemi sono a casa. Abbiamo Kean e Raspadori , e poi tanti giocatori offensivi. Vedremo quale sarà la soluzione migliore. Non so se Federico può fare il centravanti, probabilmente nel tempo potrà anche farlo come accaduto col Chelsea. Noi abbiamo ruoli precisi, sappiamo dove può giocare meglio. Abbiamo Kean e Raspadori e poi c’è l’eventualità di Insigne , così come di Bernardeschi che l’hanno già fatto […] Abbiamo sofferto in quella gara, era una semifinale e la Spagna ci mise in difficoltà sul possesso, lo fanno da 20 anni e su questo sono più avanti di noi. Dobbiamo migliorare questa situazione di gioco, essere più veloci ma Marco ( Verratti , ndr) ha avuto problemi come gli altri. Noi dobbiamo migliorarci, abbiamo giocatori anche giovani che devono giocare gare importanti. Abbiamo 14 mesi importanti e dobbiamo giocare sempre meglio, offensivi e bilanciati””.

Poi un punto sulla Nations League come competizione: quanto è importante?

“E’ una competizione importante. E’ chiaro che arriva dopo un campionato d’Europa e sembra siano due gare così, prepararla in così poco tempo non è nemmeno semplice ma sono due gare tra le quattro migliori d’Europa e vogliamo migliorarci, questo è certo”.

Infine, Mancini parla della convocazione di Dimarco , protagonista di un grande inizio di stagione con l’ Inter, e anche di Sandro Tonali , lasciato all’ Under 21:

“Dimarco lo feci debuttare io in Serie A , lo conosco benissimo. L’ho convocato perché sono passati un po’ di anni e mi faceva piacere vederlo, i giocatori che abbiamo lasciati all’ Under 2 1 è giusto così, hanno due gare importanti”.

Partecipa alla conferenza stampa anche il capitano Giorgio Chiellini, fisicamente in passa in questa prima parte di stagione con la Juventus . Queste le sue parole:

“Il ricordo della partita contro la Spagna all’ Europeo è ancora impresso nella nostra testa e nel nostro cuore, bisognerà restare lucidi fin dalla fase iniziare del match. Abbiamo grande rispetto per la Spagna , dobbiamo gestire meglio le varie fasi della partita […] La finale di Kiev contro la Spagna è la gara che mi evoca peggiori ricordi, i migliori invece arrivano dalla semifinale dell’Europeo. Dove li abbiamo dominati di più, invece, è secondo me nell’ Europeo del 2016 . Tra i giocatori spagnoli, chi ho sempre ammirato e non l’ho mai nascosto è Sergio Ramos “.

Al Chiello viene anche chiesto un punto sui giocatori in nazionale della Juve , che al momento sono 6, e se la vittoria di Euro 2020 gli stia dando una mano in questa stagione a livello mentale:

“A me non pesava non aver vinto a livello europeo, ma le emozioni vinte sono state una carica indescrivibile. Mi ha dato una grande spinta per essere sempre qui e avere quella leggerezza nell’affrontare partite e situazioni in questo modo. Siamo in sei della Juve qua, siamo più italiani, ci sono tanti italiani in corsa e quindi il mister ha più scelta. E’ una questione matematica”.

Infine, il capitano della Juve torna sulla questione razzismo dopo i brutti fatti del Franchi:

“E’ inaccettabile. Servono leggi e regole che vengono applicate, questa è la cosa più importante. Mi sono vergognato, come italiano e toscano, anche perché l’Italia per me non è un paese razzista. Qualcosa in più va fatto, altrimenti da fuori diamo una brutta immagine di noi stessi”.”

Appuntamento mercoledì 6 ottobre alle ore 20.45 a San Siro per Italia-Spagna.

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