Ammettiamo la delusione per questa Italia opaca e sprecona, contro una Svizzera concreta ma abbordabile: Roberto Mancini, tra le pause e le parole, ha espresso e difeso le sue scelte (alcune effetto di aspre critiche). D’altronde, la condizione fisica della Nazionale campione d’Europa, a fine estate, non può essere mai quella che si ha nei momenti più caldi della stagione. Ancor di più quando il paragone va fatto con quell’Italia che ha ricompattato un Paese, riempito di entusiasmo e gioia e anche risollevato quanti hanno seguito – partita dopo partita – l’epopea continentale. Avrebbero meritato la vittoria, innegabile. Gli Azzurri hanno goduto di due occasioni nette e hanno sprecato, permettendo che il risultato rimanesse tale.
Ad analizzare questa fase è Fabio Capello che ha così sintetizzato il momento degli uomini di Mancini alla Gazzetta dello Sport:
“La Svizzera era più in condizione di noi, ma Sommer ha fatto le parate importanti: il rigore sbagliato ci ha frenato”.
L’analisi di Fabio Capello di Italia-Svizzera
L’ex tecnico tra le altre di Juventus e Real Madrid, che spiega come gli Azzurri avrebbero meritato di vincere, visto che Mancini ha da subito compreso che andava cercata la profondità per far male agli elvetici.
“Locatelli e Berardi hanno confermato il feeling all’Europeo, mentre se Jorginho avesse segnato, avremmo sfruttato più spazi. La rinuncia al 9 di ruolo nella ripresa non mi ha convinto del tutto, ma tra due mesi avremo una condizione fisica diversa ed il nostro gap nei loro confronti sarà ancora più evidente. Mancini ha ragione però: l’Europeo va dimenticato”.
Una constatazione amara, ma corretta a questo punto del percorso vero il Qatar ormai obiettivo innegabile e principale del suo progetto.
VIRGILIO SPORT