L’Italia torna in campo domani contro il Venezuela per la prima delle due sfide amichevoli in programma negli Stati Uniti e che segnano la marcia di avvicinamento verso Euro 2024. Saranno partite importanti per Luciano Spalletti per provare a capire quali possono essere i giocatori sui quali puntare in vista dell’appuntamento più importante per i colori azzurri. Dopo la mancata partecipazione al Mondiale, toccherà al tecnico toscano riportare entusiasmo tra i tifosi azzurri e soprattutto provare a difendere il titolo conquistato nel 2021.
- Spalletti e la voglia di modernità
- “Sinner è un esempio”: parola di ct
- Il ricordo di Joe Barone
- Donnarumma: “Sinner? E’ un mio caro amico”
Spalletti e la voglia di modernità
L’Italia deve fare qualcosa di moderno. Queste le parole di Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa che precede l’amichevole con il Venezuela: “I giocatori sanno che dobbiamo cercare di interpretare più moduli e più sistemi di gioco all’interno della stessa partita. Bisogna fare qualcosa di moderno. Prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati su un solo sistema. Adesso abbiamo tempo per fare qualcosa di diverso”.
“Sinner è un esempio”: parola di ct
L’incontro con Jannik Sinner è stato molto emozionante per il tennista ma anche per la nazionale azzurra con Luciano Spalletti che già dal vivo ha esaltato le caratteristiche del ragazzo di San Candido e torna a farlo in conferenza: “E’ già un esempio da tanto, da quando ha cominciato. Da ragazzino normalissimo, da una posizione più difficile rispetto ad altri è riuscito a essere vicinissimo al top. Ieri ci ha fatto vedere che per essere sul tetto del mondo, uno deve diventare top anche nelle altre ore in cui non a sport. Ha la giusta mentalità e si vede, ha cambiato persino allenatore per questo. Conosce benissimo la sua personalità e il suo carattere, sa dove vuole arrivare”.
Il ricordo di Joe Barone
Spalletti ha parlato anche della scomparsa di Joe Barone, dirigente della Fiorentina, scomparso nella giornata di ieri: “Siamo tutti vicini alla famiglia Barone e Commisso. Sappiamo tutti che valore perdiamo per il nostro sport. Ha influenzato più lui il calcio in questi 5 anni rispetto a tanti altri che non hanno fatto niente di quello che ha fatto lui. E lui il Viola Park ne è l’esempio e la conferma di cosa vuol dire fare le cose da grandi imprenditori”.
Donnarumma: “Sinner? E’ un mio caro amico”
Prima del match con il Venezuela, anche Gigio Donnarumma presenta le due amichevoli che l’Italia dovrà giocare sul suolo statunitense: “Affrontiamo due squadre difficili, allarghiamo il nostro bagaglio. Bisogna affrontarle bene anche se sono amichevoli perché ci farà arrivare alle partite importanti con la testa ingiusta. Ci tenevamo a venire qui perché ci sono tanti italiani. Ci fa piacere l’affetto dei tifosi e speriamo di farli divertire e di renderli orgogliosi. Sinner? Lo conosco già da un po’, è un mio caro amico. E’ un esempio per tutti, per lo sport italiano. E speriamo che sia un esempio anche per noi, per la sua mentalità e la voglia di vincere”.