Ultime prove di Europeo per Luciano Spalletti. La sua Italia va negli Stati Uniti per sfidare in amichevole Venezuela ed Ecuador, così il nostro commissario tecnico ne approfitta per schiarirsi le idee in vista del grande obiettivo di giugno. Il modulo scelto, al momento, sembra essere il 4-3-3: lo stesso utilizzato dal tecnico di Certaldo anche nella fortunata esperienza al Napoli. Tra i convocati c’è stata anche qualche sorpresa, figlia di quanto accaduto fino ad oggi in campionato.
- La probabile formazione contro il Venezuela
- I dubbi di Spalletti e il rebus attacco
- Gli esordienti e le assenze più rumorose
La probabile formazione contro il Venezuela
Contro il Venezuela, nella gara di giovedì 21 marzo alle 22, l’Italia dovrebbe scendere in campo con il 4-3-3. In difesa non c’è Acerbi, dunque dovrebbe toccare a Buongiorno completare un reparto che annovera Di Lorenzo, Bastoni e Dimarco. Tra i pali c’è il titolare indiscusso Gigio Donnarumma. A centrocampo la novità è Locatelli in cabina di regia con Barella e Pellegrini a fare da mezzali. Davanti Raspadori centravanti con Orsolini e Chiesa esterni.
I dubbi di Spalletti e il rebus attacco
Qualche ballottaggio esiste ancora anche se i dubbi di formazione di Luciano Spalletti sono pochi. Ci potrebbe essere Darmian a contendere una maglia a Di Lorenzo con Zaccagni che invece insidia Chiesa in attacco. Per il resto le indicazioni sono quelle dettate dal campionato, fatta qualche eccezione. Locatelli, ad esempio, non sta certamente vivendo il suo miglior periodo da quando è a Torino pur godendo della fiducia del mister. Il reparto offensivo resta il rebus più grande: Raspadori ha segnato 4 gol in stagione e non è un titolare del Napoli. Ma neanche le alternative convincono a fondo.
Gli esordienti e le assenze più rumorose
Nell’elenco dei 28 convocati dal Ct Spalletti figurano anche tre esordienti. Vedremo più avanti se e quali chance avranno di poter far parte pure della spedizione tedesca. Parliamo di Bellanova (Torino), Folorunsho (Verona) e Lucca (Udinese). Più che le new entry hanno sorpreso le assenze, quelle che hanno fatto più discutere sono quelle di Immobile e Scamacca che comunque non è che stiano vivendo un brillante periodo di forma. Da qui a giugno c’è ancora margine per convincere l’allenatore a cambiare.