Le vacanze sono finite da un pezzo, l’odore della pista è pronto a sprigionarsi nell’aria. Dove Marcell Jacobs proverà a partire forte in un 2025 che, nelle intenzioni, dovrà servire per preparare l’ultima grande scalata a cinque cerchi, con Los Angeles 2028 che rimane l’ultima grande vetrina di una carriera a suo modo inimitabile. Tanto che c’è attesa per l’esordio del primatista europeo dei 100 metri all’aperto, nonché primatista continentale anche sui 60 metri indoor. Dove debutterà a Boston per poi correre anche a New York in due tappe del World Indoor Tour, mettendo nel mirino i campionati Europei indoor in programma ad Apeldoorn dal 6 al 9 marzo.
- Primi confronti con Lyles, Bromell e Hughes
- Due tappe per puntare agli Europei di Apeldoorn
- Il chiodo fisso in testa: i mondiali estivi di Tokyo
Primi confronti con Lyles, Bromell e Hughes
Soprattutto la prima tappa promette di essere densa di significati. Jacobs ci troverà il campione olimpico Noah Lyles, ma anche Trayvon Bromell e Zharnell Hughes, oltre a un’altra bella infornata di atleti americani e non solo pronti a mostrare i muscoli in avvio di stagione. “La mia idea è quella di utilizzare le gare indoor per preparare nel miglior modo possibile la stagione internazionale all’aperto, che culminerà ad agosto con i mondiali di Tokyo”, spiega il velocista azzurro, deciso a dimenticare i problemi che ne hanno condizionato tutta la passata stagione.
“Boston e New York saranno due tappe per capire a che punto sto a livello di condizione, buone soprattutto per rompere il ghiaccio. Anche perché l’obiettivo di questa prima parte di stagione è di far bene agli Europei di Apeldoorn, e per arrivare tirato a lucido c’è ancora tempo, dal momento che manca più di un mese. La priorità in questa fase è migliorare di gara in gara aspettando che il mio corpo risponda nel modo giusto, senza affrettare i tempi o cercare chissà quali prestazioni”.
Due tappe per puntare agli Europei di Apeldoorn
I due meeting americani rappresentano una sorta di “Mecca” della velocità indoor. Jacobs è smanioso di capire a che punto si pone al cospetto di atleti che hanno fatto la storia recente della velocità, soprattutto ripensando a Parigi 2024 (Jacobs chiuse al quinto posto la finale olimpica).
Il New Balance Indoor Grand Prix rappresenta una sfida bella tosta per rompere il ghiaccio: Bromell è forse ancor più favorito di Lyles in questo momento, dal momento che quest’ultimo sin qui ha corso 6”62 in stagione senza impressionare più di tanto (due decimi in meno per Bromell). A Boston si gareggerà domenica 2 febbraio, a New York sabato 8 sull’iconica Armory Track, una delle piste storiche del mondo dell’atletica a stelle e strisce.
L’auspicio è che Marcell possa presentarsi in buona condizione, deciso a giocare le proprie carte e anche incoraggiato nel suo percorso d’avvicinamento agli appuntamenti che contano, con gli Europei in terra d’Olanda posti come asticella più alta della sua finestra invernale.
Il chiodo fisso in testa: i mondiali estivi di Tokyo
Chiaro però che nella testa dell’olimpionico di Tokyo c’è soprattutto la voglia di farsi trovare pronto la prossima estate, quando proprio nella pista che lo consegnò alla leggenda tornerà a correre per inseguire l’unica medaglia mancante nella sua collezione di trionfi, che è appunto quella iridata. “Non sono mai salito sul podio in un campionato del mondo e spero che il fatto di tornare a Tokyo possa in qualche modo aiutarmi.
Sarà speciale tornare a correre sulla quella pista, perché è inutile dire quanti siano i bei ricordi che mi legano a quell’avventura olimpica. Mi piacerebbe portare in pista la stessa energia di allora, anche se mi rendo conto che rispetto a 4 anni fa il livello di competitività sui 100 metri si è alzato tantissimo e non sarà semplice fare meglio di tanti altri atleti, tutti ormai in grado di scendere stabilmente sotto i 10 secondi netti (come s’è visto anche nella finale di Parigi, la più veloce di sempre). Ormai ogni gara sembra una finale e tanto vale cominciare a riprendere confidenza già in questi due appuntamenti americani”.