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Jannik Sinner nel mirino di Aldo Cazzullo? Gli auguri a Messner, poi la frecciata su tasse e residenza fiscale

Il giornalista risponde a un lettore del Corriere della Sera, difende l'alpinista dalle "accuse" di non sentirsi italiano, quindi sembra punzecchiare il fenomeno del tennis.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Gli auguri a Reinhold Messner, leggenda vivente dell’alpinismo, e la frecciata – forse – a Jannik Sinner. Non lo cita, ma sembra rivolgersi proprio al numero 1 delle classifiche del tennis il giornalista Aldo Cazzullo quando, in risposta alla lettera di un lettore nella sua seguitissima rubrica sul Corriere della Sera, accenna di sfuggita al “dovere di italiano” di pagare la tasse e alla questione degli “eroi popolari” che non versano nemmeno un euro allo Stato. Due modi diversi di essere altoatesini e italiani, insomma, quelli del celebre alpinista e del fresco vincitore degli US Open.

Gli 80 anni di Reinhold Messner e la lettera a Cazzullo

Tutto nasce da una riflessione di Lucio, un lettore, a proposito del “sentirsi italiano” di Messner, che oggi ha festeggiato i suoi 80 anni e che di recente è stato ospite in un programma tv in Germania: “Caro Aldo, nel talkshow politico del primo canale tedesco Ard ‘Maischberger’, la giornalista Sandra Maischberger (equivalente di Lilli Gruber) ha chiesto a Messner della situazione politica italiana, dicendogli ‘Lei è anche un italiano e le devo chiedere…’; al che Messner ha risposto: ‘La devo correggere, io non sono italiano, sono un cittadino italiano. Io sono sudtirolese, europeo e cittadino del mondo. Non sono nazionalista”.

La risposta del giornalista in modalità agente del Fisco

L’incipit della risposta di Cazzullo sembra quasi uno spot commissionato dall’Agenzia delle Entrate: “Caro Lucio, Reinhold Messner compie oggi ottant’anni. Non l’ho mai conosciuto, sogno di intervistarlo prima o poi, magari per i suoi novant’anni, oppure cento. Lo ammiro moltissimo: è forse il più grande alpinista di tutti i tempi. Ha la residenza in Italia, paga le tasse allo Stato italiano, contribuisce con il suo talento e il suo lavoro a tenere aperti ospedali, asili, ricoveri per anziani, strutture per persone non autosufficienti, caserme di poliziotti, carabinieri, finanzieri, missioni di pace in cui soldati italiani rischiano la vita come in Libano”.

La frecciata di Aldo Cazzullo: il destinatario è Sinner?

Quindi la frecciata: “Purtroppo non tutti i cittadini italiani possono dire lo stesso, anzi a volte più sono ricchi e meno tasse pagano, oppure non pagano neppure un euro, e diventano eroi popolari. Insomma, Messner fa il suo dovere di italiano, e questo mi basta. Non possiamo costringerlo a sentirsi italiano”. A chi va la puntura di spillo, a Jannik Sinner che vive a Montecarlo? O a qualche altro vip con la residenza all’estero? Quei “cattivoni” di Dagospia non hanno dubbi: “Cazzullo con la scusa di fare gli auguri all’alpinista per i suoi 80 anni rifila l’ennesima staffilata a Sinner”. Diversi utenti sul web sono d’accordo con questa interpretazione, altri no. L’interrogativo rimane aperto: magari potrà risolverlo lo stesso Cazzullo.

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