Mancano ormai poche ore al match di ritorno degli ottavi di Champions League. A “metterci la faccia”, come spesso accade, Giorgio Chiellini che si è raccontato ad Amazon Prime intervistato dall’ex compagno di squadra Claudio Marchisio.
- Juve, Chiellini e il pronostico in vista della sfida al Villarreal
- Juve, Chiellini: le parole per Conte
- Juve, Chiellini e il ritorno di Allegri
Juve, Chiellini e il pronostico in vista della sfida al Villarreal
Inevitabile parlare della sfida di Champions League che si giocherà in uno Stadium esaurito. Faranno la differenza lo dice il bianconero senza troppi giri di parole, i dettagli ma ambo le squadre hanno il 50% di possibilità di passare.
“Chiaramente a questi livelli il dettaglio fa la differenza: come noi eravamo stati bravissimi a sbloccarla, potevamo essere più attenti nel non subire gol. Adesso questi errori peseranno sempre di più, perché quando le differenze non sono così alte, o il dettaglio ti decide la partita o altrimenti ci saranno sempre più partite che finiranno ai supplementari e ai rigori”.
Juve, Chiellini: le parole per Conte
Parlando con l’ex compagno di squadra Marchisio, nelle vesti inedite d’intervistatore non manca un pensiero sul percorso fatto con la Juve quando c’era alla guida Antonio Conte. Parole più che positive nei confronti del tecnico che l’anno scorso era ancora alla guida dell’Inter: “Il nuovo calcio? A noi l’ha portato per la prima volta Conte, poi abbiamo proseguito con sfaccettature diverse, ma Antonio ha proprio cambiato la nostra visione del calcio. Io mai pensavo di cominciare a giocare con la voglia di dribblare dentro l’area, di cercare un passaggio filtrante. Io sono sempre per un equilibrio come in tutte le cose, però è chiaro che adesso nel calcio avere il controllo della partita e della palla è sempre più importante. Non mi piace chi proprio non gioca per niente, ma neanche chi gioca anche quando non serve e lo fa solo per pura estetica”.
Juve, Chiellini e il ritorno di Allegri
Dopo aver parlato del passato inevitabile non soffermarsi sull’attuale tecnico, Massimiliano Allegri. Al suo arrivo, svela il bianconero, si sarebbe aspettato una squadra diversa, forse simile a quella lasciato, ma le cose sono andate in maniera differente. “La squadra si è ringiovanita, e soprattutto le colonne portanti che avevano fatto il suo ciclo, io in primis, non avevano più quella costanza di rendimento, di presenza, quindi gli equilibri interni sono cambiati. Da novembre si è vista piano piano la sua Juve, una Juve solida, con una propria identità, con i propri difetti e i propri pregi”.
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