Meno di una settimana e poi sarà di nuovo Champions League. Le tre italiane ancora in corsa saranno chiamate, con le dovute proporzioni, a un’impresa per passare gli ottavi di finale dopo le sconfitte patite nel match di andata. Tra queste anche e soprattutto la Juventus che come ogni anno è partita con l’obiettivo di vincerla la coppa dalle grandi orecchie. Ma dopo il 2-1 incassato in casa del Porto ci vorrà una grande prestazione per ribaltare il risultato. A indicare la via della rimonta ecco tre cose che saranno necessarie su tutte
Juve, cosa serve per l’impresa?
La domanda se l’è posta ieri sera la trasmissione Pressing in seconda serata su Italia 1 a margine dei commenti degli ospiti di Giorgia Rossi sul 3-0 della Juve allo Spezia. Una domanda che è stata rivolta in particolare a Massimo Zampini, giornalista e opinionista a tinte bianconere che ha indicato la via ai bianconeri per ribaltare il 2-1 patito allo stadio Dragao.
“Tre cose che voglio vedere contro il Porto – ha esordito Zampini – la prima è rivedere gli assenti a disposizione, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, non tanto per gli 11 titolari, ma almeno per la panchina, cambi utili per Pirlo a gara in corsa”. La seconda virtù necessaria per battere il Porto e passare il turno, secondo Zampini è la cattiveria: “più rabbia, non farsi picchiare, alzare il ritmo, andare sulle seconde palle, non regalare gol come all’andata, ecco, capire cosa significa questo ottavo di finale per la Juventus”.
Infine l’opinionista juventino sceglie l’uomo simbolo della Juve come terzo cardine fondamentale per la remuntada sui portoghesi e non poteva non essere Cristiano Ronaldo: “Servono i suoi gol, come sempre. Non avremo mille occasioni, bisogna fare gol alla prima occasione utile senza sprecarne troppo e in queste partite a eliminazione dirette il nome è uno solo: Cr7!”
Ronaldo amuleto Champions, basterà
La Juve lo ha preso per questo motivo, per la Champions. Cr7 in queste tre stagioni in bianconero ha avuto un rendimento altalenante ma tutti ricordano la tripletta con cui ha ribaltato l’Atletico Madrid, i due gol alla fine ininfluenti nella doppia sfida con l’Ajax costata l’eliminazione alla Juve e che ha sancito la fine della panchina di Allegri in bianconero e poi lo scorso anno la doppietta al Lione che non è bastata a portare la Juventus di Sarri alle final eight di Lisbona.