Chiudere il primo tempo avanti di due gol era una sensazione che non avevano ancora provato i tifosi della Juventus ed infatti in pochi si sono sorpresi quando Yoshida ha segnato la rete del 2-1 prima del riposo (ventesima gara di fila in cui la Juve prende gol). Stessa cosa sul 3-1: la rete di Candreva ha fatto tremare tutti fino al 90′. Alla fine la vittoria è arrivata, condita anche dal primo gol juventino di Locatelli, ma la paura che questa squadra sia inaffidabile resta. E dire che per venire a capo del match con i doriani hanno dovuto combattere anche con la sfortuna. Quella che si è abbattuta su Paulo Dybala.
Le lacrime di Dybala commuovono i tifosi
Solo 18′ in campo per la Joya, esaltato dalla fascia di capitano: 18′ di applausi conditi da un eurogol e da due assist non sfruttati prima del problema muscolare che lo ha costretto ad uscire piangendo. E sui social i commenti entusiastici hanno lasciato il posto alle lacrime. Prima si leggeva: “La verità è che noi mortali non ci meritiamo il sinistro di Dybala” o anche: “inutile” , “bollito” , “non da Juve”, “sopravvalutato”. Concetti espressi tutta la scorsa stagione – quando aveva problemi fisici – da un mondo del calcio che ha meno memoria di una zanzara”, oppure: “DYBALAAAAA la firma sul gol E la firma sul contratto quando??” e ancora: “Dybala non serve,non rinnoviamo no. APRITE GLI OCCHI E AMMIRATE!!”.
Dopo l’infortunio tanti auguri e tante lacrime: “Anche oggi la sfiga ci accompagna! Sempre. Che periodo”, oppure: “tenta la simulazione; – fa un gran gol; – cuce il gioco; – si fa male ed esce. Diciamo che in 20 minuti ha fatto vedere tutto il meglio ed il peggio di se” e ancora: “Questo è Dybala, lampi da fenomeno ma purtroppo gli infortuni lo hanno condizionato una carriera intera” e infine: “Mi ha commosso vedere Dybala in lacrime per l’infortunio. Speriamo sia di lieve entità”
A ridare fiato agli ottimisti però la prova di Locatelli e non solo per il gol: ” In poche giornate Loca ha già fatto vedere piu’ di tutti gli altri centrocampisti in rosa. E non è una battuta”
Non mancano però le critiche: i più bersagliati sono Kulusevski e Bernardeschi, ma anche Allegri per i cambi che non hanno convinto. E nel finale tutti in coro: “Panico”. No. questa non può essere ancora la vera Juve.