Se l’intento era indurre la società ad assecondare le esigenze sue e dei suoi rappresentanti, ovvero Frane Jurcevic della LJ Sports Group, agenzia fondata dall’ex numero 3 del tennis mondiale Ivan Ljubicic, quanto prodotto da Ivan Perisic coincide con il presupposto fondamentale di quella frase pronunciata nel post partita, negli istanti successivi alla vittoria dell’Inter sulla Juventus e alla conquista della Coppa Italia.
Perisic ha chiuso in un angolo l’ad Beppe Marotta e il fido Piero Ausilio? Perisic è stato capace di smuovere sulla scacchiera la pedina giusta per imporre il gioco e impostare la partita a suo favore, in questa tormentato e inspiegabile attardarsi sui rinnovi in sospeso? O preferirebbe chiudere qui e valutare seriamente la Juventus o, addirittura, il Milan?
- Le pressioni di Perisic su Marotta e l'Inter
- Dybala, la Roma prova a tentarlo
- Lo strappo tra Perisic e l’Inter alla vigilia dell’incontro
- Ipotesi scambio Perisic-Dybala
- Milan, terzo incomodo: nodo ingaggio
Le pressioni di Perisic su Marotta e l’Inter
L’esterno croato ha rotto il silenzio quando era evidente, anche ai meno attratti dalla vicenda, la sua centralità nel gioco di Simone Inzaghi e di un’Inter che adesso si gioca lo Scudetto con il Milan, una delle sue possibili contendenti.
Forse questo tema, mai davvero soppesato da Marotta e Ausilio dalla giusta distanza, evidenzia la preferenza dei vertici dirigenziali su un giocatore come Gosens, sicuramente di prospettiva, ma che perché possa vantare il rendimento di Perisic vuole tempo. E spazio.
Così la dirigenza nerazzurra si specchia nelle proprie azioni, nell’aver trascurato (davvero in modo deliberato?) il prolungamento di contratto dell’esterno croato per consentire a chi fosse interessato, la Juve ad esempio, di insinuarsi e di accaparrarsi le prestazioni a parametro zero di un giocatore dal temperamento indubbio ma brillante, dotato di una intelligenza calcistica e dei colpi perfetti.
La Juve oppure il Milan, con una nuova proprietà che mira a ottimizzare già l’ottimo lavoro sul piano finanziario e dei risultati sportivi conseguiti dal fondo Elliot in questi anni.
Dybala, la Roma prova a tentarlo
Anche se, come il Corsport rivela, Paulo Dybala dovesse prendere la strada che porta a Roma per avventurarsi in una sfida che lo affiancherebbe a un allenatore carismatico come José Mourinho, autore di uno stile come di un linguaggio unici, riconoscibili. Forse non disputerebbe la Champions la prossima stagione, ma si tratterebbe di un anno interlocutorio, una soluzione alternativa all’Inter che avrebbe stabilito una sorta di prelazione per l’argentino.
“Il rinnovo? Non lo so ancora. Con i grandi giocatori non si parla all’ultimo minuto”, le parole di Ivan Perisic che riecheggiano e alludono e destabilizzano un ambiente come quello interista che risente, nonostante il clima euforico, dell’incertezza sul futuro.
Lo strappo tra Perisic e l’Inter alla vigilia dell’incontro
Dove potrebbe approdare Perisic è cosa diversa dal dove vorrebbe giocare, qualora decidesse di dare seguito a questa sua esplosione di accuse sintetizzata in una frase appena, in poche ma decise parole che esprimono quel mood di fastidio, insofferenza e anche spavalderia.
Per Marotta e Ausilio, anche se questo problema chiamato Perisic arriva da lontano e non esplode certo nella serata della Coppa Italia di mercoledì, è imminente l’incontro con i suoi emissari e i rappresentanti di Samir Handanovic, anch’egli in attesa di una epifania che fino ad ora non ha visto la luce. Due rinnovi importanti, anche sul versante del gradimento dei tifosi, ma che vantano storie diverse e non solo per motivi anagrafici.
Perisic, ad oggi, è il cima all’agenda dell’Inter e la prima ipotesi relativa a un doppio vertice agli sgoccioli di campionato (a fine maggio) potrebbe essere rivista per assecondare l’insofferenza del protagonista della finale di Coppa Italia e imbastire un tavolo delle trattative che, già dopo la partita contro il Cagliari, potrebbe decidere le sorti di Ivan.
Se orientare la preferenza verso la Juventus o preferire una soluzione che non implichi il trasferimento della famiglia, ad esempio, o che possa essere poco gradita anche dalla moglie Josipa, figura molto riservata ma altrettanto presente e importante nelle sue decisione.
Ipotesi scambio Perisic-Dybala
Quell’idea che il futuro di Perisic possa essere alla Juventus vanterebbe questa stessa logica: un rinforzo importante e utile ad Allegri sulla fascia e svincolato per la società che ha deciso di puntare su Dusan Vlahovic e chiudere al rinnovo di Paulo Dybala, dopo un settennato di gioie e dolori che con l’Inter avrebbe imbastito la più importante delle trattative.
Proprio sull’asse Juve-Inter l’ipotesi dello scambio aggiungerebbe una figura centrale nel gioco impostato da Inzaghi alla rosa di Allegri, il quale non è ancora riuscito a plasmare la squadra conferendo all’amalgama una identità che possa riconoscerla come tale.
Milan, terzo incomodo: nodo ingaggio
Ma la via che porta a Torino non è l’unica percorribile: magari il Milan, dopo essersi fatto sfuggire Calhanoglu e aver intuito le potenzialità di una operazione a parametro zero, potrebbe offrire a Perisic una seconda sponda, anche se l’ingaggio da ritoccare al rialzo non sarebbe incoraggiante.
Quei 4 milioni a stagione che Perisic vorrebbe far crescere, così come i suoi rappresentanti, sarebbero ancora alla portata dell’Inter. Ma la reazione è tutta da capire, nonostante elogi, Champions e un campionato da vincere.