Paul Pogba è positivo al testosterone. Adesso che anche le controanalisi hanno confermato quanto già comunicato l’11 settembre scorso, scatta l’iter processuale nei confronti del giocatore. Che dovrà decidere entro 20 giorni quale posizione assumere nei confronti dell’accusa: ammissione di colpa o scontro totale. In base alla sua scelta, lo scenario naturalmente cambierebbe così come la relativa squalifica. La Juve intanto osserva ma si guarda intorno, perché comunque vada dovrà fare a meno a lungo del centrocampista francese.
- Deferimento possibile poi palla al giocatore
- Patteggiamento o guerra: Pogba artefice del proprio destino
- La posizione della Juve con un occhio al mercato
- I nomi del dopo Pogba: l'elenco della spesa di Giuntoli
Deferimento possibile poi palla al giocatore
Nel minor tempo possibile Paul Pogba riceverà una notifica dalla Procura Nazionale Antidoping (PNA) con la comunicazione dell’avvio di un’azione disciplinare nei suoi riguardi. Già la prossima settimana il giocatore dovrebbe essere ascoltato per fornire tutte le spiegazioni del caso.
Qualora si ritenga che il centrocampista della Juventus abbia commesso una o più violazioni della normativa sportiva antidoping, scatterà il deferimento. A quel punto il Polpo avrà 20 giorni per decidere se ammettere la violazione, accettando quindi la sanzione proposta oppure no.
Patteggiamento o guerra: Pogba artefice del proprio destino
Sussiste anche l’ipotesi di una sorta di patteggiamento, con ammissione di colpe da parte del giocatore. Non sarebbe il primo caso nella storia e consentirebbe a Pogba di avere uno sconto della pena. Se il giocatore dovesse optare per un atteggiamento collaborativo si eviterebbe il processo.
Potrebbe aiutare in tal senso anche se il francese riuscisse a dimostrare la non intenzionalità dell’assunzione della sostanza proibita. Qualora invece l’ex United decidesse di andare al Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) verrebbe fissata un’udienza entro 40 giorni con tempi inevitabilmente dilatati fino anche a qualche mese.
La posizione della Juve con un occhio al mercato
Certamente non è l’epilogo sognato del Pogba-bis a Torino. Il 30enne di Lagny-sur-Marne non ha quasi mai messo piede in campo da quando è tornato a giocare in Italia e difficilmente lo farà nel 2024. Non sappiamo ad oggi se e con quale modalità la Juventus deciderà di scaricarlo ma è chiaro a tutti che un centrocampista a gennaio dovrà arrivare per rafforzare un reparto che appare lacunoso.
Da questo punto di vista una rescissione del contratto per giusta causa aiuterebbe molto la Vecchia Signora, con la possibilità di racimolare un tesoretto per intervenire sul mercato.
I nomi del dopo Pogba: l’elenco della spesa di Giuntoli
Da questo punto di vista l’elenco di Cristiano Giuntoli è bello ricco. In queste ultime settimane è venuto fuori con decisione il nome di Pierre-Emile Højbjerg, 28enne danese di proprietà del Tottenham. Caratteristiche differenti rispetto a Pogba ma sarebbe utile per Allegri per liberare Locatelli da mezz’ala schierando il mediano di Copenaghen davanti alla difesa. Gli Spurs sono orientati a chiedere una cifra intorno ai 30 milioni ma i buoni rapporti tra le due società potrebbero fare in modo che si trovasse una formula più soft.
Ma ci sono anche altre possibili soluzioni come Habib Diarra dello Strasburgo, Kouadio Koné del Borussia M’gladbach, Youssouf Fofana del Monaco. Se fosse possibile il preferito sarebbe Kheprhen Thuram la cui valutazione del Nizza è assai elevata (40 milioni). Abdoulaye Kamara è la soluzione giovane: ha solo 18 anni la stellina del Borussia Dortmund.
I prossimi mesi saranno determinanti con la Vecchia Signora che adopererà una scelta sia su Pogba, la cui carriera francamente è compromessa quasi del tutto, sia sul suo sostituto. Che non necessariamente, come abbiamo potuto constatare, dovrà avere caratteristiche simili.