Sembra ormai destinato a chiudersi definitivamente il rapporto di lavoro tra la Juventus e Paul Pogba. Il francese, alle prese con una squalifica quadriennale per doping e con una sospensione da parte del club bianconero, attende la sentenza d’appello dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Ma intanto la società ha tagliato di netto i ponti con il giocatore. E a quanto pare il diretto interessato ha iniziato a fare altrettanto.
- Pogba al minimo sindacale, e la numero 10 è passata a Yildiz
- Pogba non segue più la Juve sui social
- La speranza di Pogba nel processo di appello
Pogba al minimo sindacale, e la numero 10 è passata a Yildiz
In teoria il contratto è in essere sino al 30 giugno 2026, ma dopo la sospensione da parte della Juve Pogba ovviamente è fuori dal progetto, con l’ingaggio annuale che dagli 8 milioni di euro è passato al minimo sindacale, ovvero circa 2.000 euro mensili. Tra l’altro, se l’appello non desse esito favorevole al giocatore, un suo sponsor di primo piano come Adidas potrebbe rescindere il contratto decennale (otto anni sono stati già messi in archivio).
Nel frattempo, in questi giorni due indizi hanno fatto capire che tra Pogba e Juventus ormai il legame si è usurato sul punto di non ritorno. Nel debutto in campionato per la stagione 2024/2025, il neoallenatore Thiago Motta contro il Como ha schierato come numero 10 Kenan Yildiz, che ha quindi ereditato la maglia che storicamente apparteneva proprio a Pogba (tra l’altro, senza sfigurare nel ruolo).
Pogba non segue più la Juve sui social
Il francese negli ultimi mesi aveva ammesso di non aver più sentito nessuno dalla Juve, immaginando che attendessero anche loro l’esito dell’appello. Ma se fino a qualche tempo fa asseriva di sentirsi ancora un bianconero, nelle ultime ore pare che il sentimento sia cambiato.
E qui siamo al secondo indizio, più puerile ma comunque al tempo stesso alquanto emblematico. Pogba ha infatti smesso di seguire sui social la Juve, in particolare su Instagram (canale preferito dai giocatori e dai loro social media manager).
La speranza di Pogba nel processo di appello
Il campione del mondo 2018 era stato trovato positivo al DHEA e non al testosterone come inizialmente sembrava nell’agosto dello scorso anno. Il deidroepiandrosterone è un ormone steroideo che si può rintracciare anche in prodotti utili per il miglioramento della forza muscolare e per contrastare l’invecchiamento, ed è considerato un contaminatore.
Ovvero, una sostanza che a volte non è indicata nelle etichette, il che potrebbe fornire un assist alla tesi di assunzione non volontaria. Se questa tesi venisse accolta, più che un assoluzione tout court Pogba in appello potrebbe giovare di uno sconto sulla squalifica.