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Juve, Thiago Motta: Vlahovic deve accettare le critiche ma se non segna non è colpa sua

Domani i bianconeri debuttano in Champions contro il Psv, l'allenatore italo-brasiliano elogia il nuovo format e difende il bomber serbo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Da giocatore l’ha vinta con l’Inter, da allenatore l’ha conquistata sul campo col Bologna e domani per la prima volta la assaggerà seduto sulla panchina della Juventus. Thiago Motta aspetta con un pizzico di emozione il debutto in Champions contro il Psv. Un ritorno tanto atteso anche dal club dopo gli anni di astinenza. Il tecnico presenta la partita e come sempre si concentra soprattutto sul campo e sull’avversario.

A Thiago Motta piace il nuovo format

L’allenatore italo-brasiliano dimentica il passato da giocatore (“non posso apportare niente della mia esperienza da giocatore, è passato troppo tempo”) e dice: “C’è grande orgoglio per iniziare questa manifestazione, non vedo l’ora che l’arbitro fischi l’inizio. Conta tutto, la voglia, il fisico, la tecnica. A Empoli abbiamo fatto una buona prestazione senza il risultato che volevamo ma è un capitolo chiuso. Il format di prima mi piaceva tanto ma anche questo mi convince, possiamo conoscere e studiare e vivere cose diverse da quelle vissute fino ad oggi, per il campionato però non penso incida, noi ragioniamo partita dopo partita”.

Inutile chiedere cose che esulino dalla gara di domani: “Quanti punti serviranno per andare avanti? Hanno fatto uno studio, mi sembra 22 punti per arrivare primi ma non so come l’abbiano fatto, per me conta solo la partita di domani. Non facciamo calcoli, giochiamo per vincerle tutte e poi vedremo. Chi può essere la sorpresa della Champions? Non ne ho idea, ci sono almeno 10 squadre che possono vincere la Champions ma non mi sono soffermato a pensarci. Pensiamo a domani contro una buona squadra e poi penseremo alla prossima, quello che conta è domani. Poi vedremo le prossime quando arriveranno. Il pareggio vale meno di prima? Può essere, è la prima volta che c’è questa formula”.

Per il tecnico bianconero il Psv non è una squadra naif

C’è curiosità per l’inserimento di Koopmeiners: “Da Koopmeiners ci aspettiamo quello che ci aspettiamo dagli altri, se giocherà darà tutto, concentrato su quel che deve fare, è un giocatore in più di qualità che ha fatto tanti sforzi per venire da noi. Abbiamo grande rispetto per il Psv, che ha tante qualità soprattutto tra le linee, ma dobbiamo pensare a cosa fare noi in campo per portarli a fare una partita diversa rispetto a quella che sono abituati a fare loro. Non saprei dove mettere il Psv in una graduatoria tra le migliori squadre europee, per me conta batterli domani. Sono una squadra naif? Non sono d’accordo, giocano bene e sanno come stare in campo”.

Thiago difende Vlahovic

Tra i nei di questa Juve c’è Vlahovic che appare sempre più in difficoltà ma non per Motta: “Vlahovic sta vivendo bene questo momento, l’importante è accettare le critiche, ha fatto gol, e continuerà a far gol, se non abbiamo preso reti è anche merito suo, se non segniamo non è solo colpa sua ma anche degli altri, anche del portiere, la fase offensiva e quella difensiva riguardano tutti, deve continuare così, accettando le critiche e lavorando. Alla fine il calcio è semplice, 11 attaccano e 11 difendono, vorrei vedere che capissero i vari momenti della partita”.

Locatelli punta anche alla Nazionale

In conferenza anche Locatelli: “Ci è mancata l’anno scorso, è la competizione più importante per i club, siamo emozionati, non vediamo l’ora di scendere in campo, sentire la musichetta è speciale e vogliamo farlo davanti ai tifosi che ci daranno una mano. La paura credo non debba esistere. Tutti vogliamo giocare, la competizione chiede maturità ma siamo qui per questo. Si riparte dal lavoro e dalla voglia di lottare su ogni pallone e credo sia la cosa più importante. Siamo cambiati, sono uno dei giocatori qui da più tempo quindi in alcune cose devo dare l’esempio, siamo un gruppo giovane di bravi ragazzi con voglia di fare quindi è importante. L’anno scorso so di avere fatto un anno difficile, lo ammetto, mi sono focalizzato a lavorare per migliorarmi, ho parlato da subito con il mister, stiamo lavorando bene e siamo qui per continuare a farlo”.

Empoli è già dimenticata: “Non volevamo quel risultato, c’è un po’ rabbia. Domani abbiamo una partita importante e dobbiamo ripartire da questa gara”. Infine capitolo Nazionale: “Chiaro che la nazionale sia un mio obiettivo ma sono concentrato e felice sul lavoro nel mio club, tornare in nazionale è ovviamente un obiettivo”.

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