Il futuro di Massimiliano Allegri è ancora tutto da decidere. In casa Juventus l’orizzonte sul futuro sembra più nebuloso che mai. Da una parte la penalizzazione di 10 punti sul caso plusvalenze, con la situazione che potrebbe diventare anche peggiore dopo il processo che riguarderà la manovra stipendi, in mezzo una stagione difficile da analizzare dal punto di vista squisitamente tecnico, dopo le turbolenze giudiziarie che hanno coinvolto dirigenza e squadra in questa stagione.
- Juventus-Allegri: i motivi per continuare insieme
- Juventus-Allegri: i motivi per dirsi addio
- Juventus: come cambierà la squadra
Juventus-Allegri: i motivi per continuare insieme
Massimiliano Allegri ha ancora due anni di contratto con la Juventus. Il tecnico toscano è stato il vero punto di riferimento in una stagione che ha visto l’azzeramento dei quadri dirigenziali con l’allenatore a fare da parafulmine in una situazione complicata. Dopo la gara con l’Empoli, Max è stato molto chiaro: “Andarsene adesso sarebbe da vigliacchi”. Nel corso degli ultimi 5 mesi, è stato lui a farsi carico di dare una voce alla Juventus in campo e fuori e non ha nessuna voglia di mollare la presa. Ha tenuto unito il gruppo ed è stato quello che ci ha messo sempre la faccia.
Juventus-Allegri: i motivi per dirsi addio
Con un contratto di due anni ancora in essere, sembra difficile la scelta di separarsi. L’esonero dell’allenatore rappresenterebbe un problema anche dal punto di vista economico, ma la Juventus si trova di fronte ad un bivio anche dal punto di vista tecnico. I problemi “giudiziari” potrebbero spingere il club verso una vera e propria rifondazione, nella quale il ruolo di Allegri non sarebbe così centrale. Molto dipenderà anche dalla scelte del ds e del progetto da costruire nei prossimi anni. E in casa bianconera cominciano a circolare i nomi che potrebbero sostituire Allegri: da Tudor a Palladino, quelli più chiacchierati fino a Dionisi e Thiago Motta, i giovani emergenti della serie A.
Juventus: come cambierà la squadra
La sensazione però è che anche la Juventus come squadra e come rosa sia giunta alla fine del progetto. Serve un netto cambio di rotta dal punto di vista della costruzione del gruppo in vista della prossima stagione. La sensazione è che il nuovo direttore sportivo (si aspetta sempre Giuntoli, ndr) avrà il compito di mettere in piedi una vera e propria rifondazione. Tanti i giocatori che lasceranno Torino alla fine di questo campionato: in lista di sbarco ci saranno sicuramente Cuadrado e Paredes, e si fa sempre più complicato il rinnovo di Rabiot. In attacco in bilico la posizione di Milik, mentre il futuro di Vlahovic potrebbe dipendere dall’interesse che il giocatore serbo è ancora in grado di scatenare in Premier League.