La ricorrenza non arriva nel miglior momento possibile e più in generale nella più felice delle annate della storia recente della Juventus, tutt’altro.
Eppure, nonostante Massimiliano Allegri non sia proprio incline ad anniversari e festeggiamenti, il traguardo delle 300 partite alla guida della Juventus non passerà certo inosservato per il tecnico livornese e per tutto il suo fedele staff, che toccheranno la cifra tonda nel match valevole per la 22ª giornata sabato 15 gennaio in casa contro l’Udinese.
Già, l’Udinese, non un avversario qualunque per la storia più o meno recente del club torinese, che lega ai bianconeri friulani alcune delle partite più indimenticabili degli ultimi anni. In positivo, visto che proprio a Udine la Juventus festeggiò lo storico scudetto del 2002 coronando l’”epica” rimonta sull’Inter, ma non solo, ripensando al ko casalingo che aprì il campionato 2015-2016, proprio sotto la guida di Max Allegri, comunque vinto dalla Juventus grazie a una rimonta divenuta storia e che ha contribuito a fare dell’allenatore del “corto muso” uno dei tecnici più vincenti della gloriosa storia juventina.
Juventus, percentuale di vittorie e successi consecutivi: nessuno come Max Allegri
Anzi, il più vincente in assoluto, in base ad alcune statistiche.
Se infatti Allegri sarà solo il terzo allenatore della storia della Juventus ad entrare in tripla cifra di panchine, dopo Marcello Lippi (405) e dopo l’inarrivabile Giovanni Trapattoni (596), primatista anche in fatto di scudetti conquistati in bianconero (sei), nessuno ha fatto meglio di Allegri come percentuale di vittorie rispetto alle partite vissute da allenatore: 73%, cifra ovviamente migliorabile e attualmente la stessa di Antonio Conte, ovvero l’iniziatore del ciclo da record di nove scudetti consecutivi vinti tra il 2012 e il 2019, con i primi tre titoli conquistati con il tecnico salentino in panchina prima della cinquina sotto la guida di Allegri, che ha anche fissato il record di vittorie consecutive nella storia della Juventus, 15, tra ottobre 2015 e febbraio 2016.
Difesa impenetrabile e bomber implacabili: i segreti dei trionfi di Allegri con la Juventus
Il pokerissimo di scudetti vinti dalla Juventus di Massimiliano Allegri sono arrivati al termine di stagioni sviluppatesi in maniera differente, dominate o in rimonta. Il tratto distintivo è stata però l’impenetrabilità difensiva.
Non a caso c’era proprio Allegri in panchina nelle uniche due volte nella storia in cui la Juventus è riuscita a mantenere la porta inviolata per 10 partite consecutive in Serie A, tra gennaio e marzo 2016 e tra gennaio e marzo 2018.
La forza della difesa si è però ovviamente dovuta accoppiare ad un’elevatissima percentuale realizzativa, resa possibile dalla presenza di terminali d’attacco che hanno fatto la storia del club e del calcio italiano come Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo.
A proposito dell’Udinese, il portoghese ha giocato proprio contro i friulani l’ultima partita con i bianconeri, ma ha realizzato sotto la gestione Allegri “solo” 28 gol, cifra insufficiente per permettere a CR7 di entrare nella top 5 dei goleador dell’era Allegri.
A guidare la classifica c’è Paulo Dybala, punto di riferimento costante dei cinque anni e mezzo del tecnico livornese sulla panchina della Juventus, a livello di gol realizzati, 87, ben 32 in più di Gonzalo Higuain, che precede a propria volta un altro simbolo della Juventus allegriana come Mario Mandzukic (44). Dybala è inoltre al secondo posto dei più presenti nella Juve di Allegri, con 202 partite disputate, alle spalle del solo Leonardo Bonucci (208).
Juventus, Max Allegri e le finali: una storia… bella a metà
Tasto dolente, ma solo in parte, quello delle finali raggiunte. E vinte. Se infatti il recente ko nella Supercoppa Italiana contro l’Inter ha impedito ad Allegri di agganciare Capello e Lippi nell’albo d’oro dei tecnici più vincenti nella manifestazione con quattro titoli, proprio la gara di San Siro ha fatto del tecnico livornese il più presente nella storia del torneo, con sette finali, sei delle quali alla guida della Juventus.
Sono nel complesso 12 le finali vissute da Allegri sulla panchina bianconera: meglio hanno fatto solo i “soliti” Marcello Lippi (20) e Giovanni Trapattoni (14).
La percentuale di vittorie è del 50%, visto che i successi sono stati sei. Ad abbassarla il doppio ko nelle finali di Champions League, nel 2015 contro il Barcellona e nel 207 contro il Real Madrid.
La prossima sfida per Super Max sarà quella di riprovarci, per staccare Trapattoni, anch’egli presente in due finali di Coppa Campioni con la Juventus, e magari avvinare il recordman Lippi, con quattro presenze, ma un solo successo.