Le tentazioni sul tridente, il basso profilo dopo la striscia-no con due punti in quattro gare che ha allontanato la Juventus dall’Inter, i pensieri sul futuro. Max Allegri si fa forte di aver parlato sempre chiaro in precedenza: la sua squadra non è mai stata da scudetto, l’obiettivo stagionale è sempre stato solo il quarto posto e per quello – che comporta la qualificazione in Champions – si continuerà a lottare per poi fare i conti alla fine. Alla vigilia della gara col Frosinone il tecnico bianconero non lascia spazio a troppi rimpianti.
- Juventus, Allegri apre all'utilizzo di Alcaraz
- Juventus, Allegri esclude un crollo emotivo
- Allegri non si sbilancia sul futuro
Juventus, Allegri apre all’utilizzo di Alcaraz
Dopo aver chiarito che non ci sarà alcun cambio tattico (“No anche perchè noi difendiamo sempre a 4 e non dobbiamo cambiare niente, in futuro potremo anche vedere Yildiz, Chiesa e Vlahovic insieme ma anche con gli altri abbiamo un gioco offensivo”) il tecnico bianconero apre all’utilizzo dal 1′ di Alcaraz: “Sono contento di quello che sta facendo. Domani può giocare. E’ un buon giocatore con tecnica e un buon tiro, è una mezzala offensiva o sottopunta. Quest’anno abbiamo fatto tre partite simile con Bologna, Sassuolo e Verona. In queste partite può succedere di tutto. A Verona abbiamo fatto anche delle buone cose, ma dobbiamo tornare ad esser ordinati e compatti”.
A chi gli chiede se è rimasto intatto l’entusiasmo nell’allenare questa Juve risponde così: “L’entusiasmo nell’allenare questa Juve c’è sempre stato, come c’era quando ho iniziato con l’Aglianese. Abbiamo iniziato un progetto con questa società, prima con Agnelli e Nedved e ora con Giuntoli e Scanavino, noi vorremmo sempre vincere ma vi dico un dato, ho studiato i 38 scudetti vinti. I 38 scudetti della Juve sono così divisi: 5 nell’era Carcano, 9 scudetti ora. Poi la Juventus non ha vinto mai più di 2 scudetti di seguito. Questi scudetti nei 9 anni di fila hanno ‘drogato’ la realtà delle cose. La cosa straordinaria sono stati questi anni, siamo in un momento di costruzione. Questo passaggio a vuoto che c’è stato penso possa essere utile per la crescita della squadra”.
Juventus, Allegri esclude un crollo emotivo
Allegri torna sull’obiettivo stagionale: “Per costruire servono lavoro e sacrificio ma di questi momenti ne ho già passati, dobbiamo concentrarci sui tre mesi che mancano per raggiungere la Champions. Tutti dobbiamo essere allineati e concentrati, è ancora lunga, ci sono 39 punti a disposizione, sta a noi rovesciare questo momento, Crollo emotivo? Assolutamente no, abbiamo giocato in 10 con l’Empoli, le altre abbiamo fatto bene tranne a Verona che è stata la peggiore per l’eccessiva frenesia che abbiamo avuto”.
Nessuna anticipazione sulla formazione (“Spero di indovinarla ma se così non fosse vorrebbe dire che in panchina ci sarebbero giocatori in grado di entrare e cambiare tutto”) e a chi gli dice che Pioli ha rivelato di non ascoltare le critiche risponde così: “Alla Juve è bello se ti piace la pressione, qui se vinci 3-2 non va bene perchè hai preso due gol e se vinci 1-0 non va bene perché hai vinto 1-0, alle critiche bisogna allenarsi alle critiche”.
Allegri non si sbilancia sul futuro
Dopo un passaggio su Rabiot (“Non ha giocato bene e lo sa ma ha fatto gol e assist, da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e tornerà a fare buone prestazioni”) l’inevitabile passaggio sul futuro: “Non firmerei niente, ho il contratto ancora di un anno ma il futuro è domani, è riportare la Juve a giocare la Champions. Questo è l’obiettivo che non è l’obiettivo minimo ma è l’obiettivo, su questo bisogna esser chiari. Quindi servono calma, pazienza ed equilibrio. Questa società saprà programmare bene il futuro, ma io e tutti gli altri dobbiamo pensare solo all’obiettivo. Cerchiamo di passare questo momento è tornare a vincere”